Scoppia un focolaio in un centro estivo: 25 ragazzi positivi al Covid, sospetto variante Delta
Sono 25 su 30 i ragazzi contagiati dal Covid nel campo estivo organizzato dall'oratorio di San Luigi di Pandino, in provincia di Cremona: sono tutti risultati positivi al test molecolare, si sospetta possa trattarsi di variante Delta. Come riporta Brescia Today, i ragazzi, dai 10 ai 12 anni, per sei giorni sono stati impegnati in un campus estivo organizzato proprio dalla parrocchia in Valle Aurina, in Alto Adige.
I primi sintomi su uno dei genitori dei 25 ragazzi
Il primo caso è stato scoperto domenica scorsa quando un genitore dei ragazzi ha iniziato ad avere la febbre: così ha contattato il figlio che si è sottoposto immediatamente al test rapido in farmacia ed è risultato positivo. Così sono scattati i tamponi a tappeto all'ospedale di Brunico: su 30, 25 sono risultati positivi, tra i positivi anche il Vicario, Don Andrea Lamperti Tornaghi. Ora tutti sono stati sottoposti a quarantena in attesa che ulteriori accertamenti confermino o meno che si tratti di variante Delta. Intanto sono stati segnalati anche i ragazzi e gli adulti di un altro gruppo che ha partecipato al campus estivo.
Altro focolaio Covid dopo una festa a Codogno
Lo scorso 6 luglio invece è scoppiato un focolaio Covid a Codogno, paese diventato famoso per essere stato il primo ad aver accertato il primo caso da Coronavirus in Italia lo scorso febbraio. Il contagio si sarebbe diffuso a seguito di una festa in un locale nel piccolo centro in provincia di Lodi, prima zona rossa d'Italia. Diversi i ragazzi colpiti da quella che si crede essere la variante Delta, nonostante sarà il sequenziamento ad ufficializzarne la natura. Quattro dei casi trovati positivi sono stati individuati a Orio Litta, dove altre 27 persone sono state poste in isolamento fiduciario. Per questo motivo, il sindaco del comune Francesco Ferrari si è rivolto agli abitanti, appellandosi al loro buon senso: "Voglio chiedere ai miei concittadini, almeno in questi giorni, di indossare le mascherine come se fossimo ancora a due mesi fa, dato il focolaio. La pandemia andrà presto via, considerata anche la campagna vaccinale, – ha aggiunto – ma, nel frattempo, bisogna avere ancora un po' di pazienza. Soprattutto noi, in questi giorni".