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Scoperto un giro di false cittadinanze a Varese: 84 persone erano domiciliate nello stesso appartamento

La polizia di Stato ha scoperto a Varese l’esistenza di due agenzie che si sarebbero occupate della vendita di false cittadinanze a oltre 300 cittadini brasiliani. Gli investigatori si sono insospettiti quando hanno scoperto che 84 persone risultavano domiciliate nello stesso appartamento.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Cinque persone, tra cui un ex funzionario comunale, sono indagate dalla Procura di Varese per un presunto giro di vendita di false cittadinanze italiane in favore di oltre 300 cittadini brasiliani. Gli agenti del settore polizia di Frontiera di Luino si sono insospettati quando hanno notato un crescente numero di richieste di passaporti arrivare da persone domiciliate nella stessa zona di un Comune dell'Alto Varesotto. In particolare, in 84 risultavano domiciliati nello stesso appartamento. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, le cittadinanze erano state rilasciate in tempi record e senza i dovuti controlli circa la sussistenza dei requisiti per ottenere la naturalizzazione.

Le indagini, condotte dalla polizia di Stato di Luino e coordinata dalla Procura di Varese, sono partite in seguito ad alcune anomalie riscontrate dagli agenti dell'ufficio passaporti del settore polizia di Frontiera di Luino. In pochi giorni erano arrivate numerose richieste di cittadini brasiliani naturalizzati italiani per un passaporto. Queste persone, però, risultavano domiciliati nella stessa zona di un Comune dell'Alto Varesotto e addirittura in 84 nello stesso appartamento.

Gli investigatori hanno scoperto l'esistenza di due agenzie, gestite da soggetti di nazionalità brasiliana, che si sarebbero occupati della vendita di cittadinanze italiane "iure sanguinis" ai loro connazionali. Le pratiche sarebbero state agevolate da un funzionario del Comune che garantiva il buon esito della procedura di riconoscimento in breve tempo, incassando per ogni cittadinanza compensi che variavano tra 200 e 500 euro.

In tutto è stata analizzata la documentazione relativa a 362 persone, tutti cittadini brasiliani. I poliziotti avrebbero riscontrato mancanze e incongruenze, come il fatto che le pratiche sarebbero state portate a termine in tempi brevi e senza i dovuti controlli.

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