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Scoperto all’aeroporto di Orio al Serio un trafficante di esseri umani ricercato per omicidio

Il ricercato internazionale, arrestato durante i controlli di frontiera, è accusato di omicidio volontario e lesioni gravi nei confronti di migranti clandestini.
A cura di Francesca Del Boca
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Gli hanno messo le manette appena ha toccato il suolo dell'aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (Bergamo), dopo essere sceso dall'aereo in arrivo da Istanbul.

Nel corso dei controlli di frontiera, gli agenti di polizia hanno eseguito un mandato di arresto europeo (emesso dalla Germania) per un uomo di 44 anni. Si tratta di un cittadino iracheno, ricercato internazionale.

L'accusa: omicidio volontario e lesioni gravi nei confronti di migranti clandestini. La pena prevista per lui sarà di circa 15 anni di reclusione.

Il trafficante di clandestini

L’uomo, secondo le accuse, tra febbraio e maggio 2022 si sarebbe reso più volte responsabile del reato di traffico di esseri umani, dal momento che era responsabile di tutte le operazioni di permanenza clandestina e trasporto all’estero di migranti: in particolare dal Terminal intermodale “Quadrante Europa” di Verona verso la Germania, a bordo di container ferroviari telonati.

La morte durante il viaggio della speranza

Durante uno di questi viaggi della speranza, alcuni migranti stranieri avrebbero riportato ferite gravi. Una persona in particolare, a causa di queste lesioni, è deceduta dopo 14 giorni di agonia. 

Gli altri arresti all'aeroporto di Orio al Serio

Secondo i dati diffusi dalla Questura di Bergamo, sono stati eseguiti anche tre arresti in flagranza per possesso di documenti falsi. 

Il primo è un georgiano di 28 anni, diretto a Dublino con una carta di identità rumena contraffatta. La seconda una cittadina somala di 22 anni, che stava cercando di salire su un volo per Helsinki con una falsa carta d’identità belga. Il terzo, infine, un altro georgiano di 27 anni diretto a Palma di Maiorca con un passaporto belga contraffatto. I tre, dopo il processo in direttissima, sono stati condannati a un anno di reclusione con pena sospesa ed espulsi dall'Italia.

Il 44enne che per 14 ha eluso i controlli di frontiera

La Polizia di Frontiera ha inoltre eseguito alcuni respingimenti alla frontiera. In particolare nei confronti di un cittadino serbo di 44 anni che, nonostante il decreto di espulsione emesso dal prefetto di Lucca, sfruttando un cavillo burocratico è riuscito ad eludere i controlli di frontiera per ben 14 anni. L’uomo è stato espulso.

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