Scontro nel terzo polo in Lombardia, Boni contro Calenda: “O non sa leggere o è in malafede”
Nonostante siano ancora in campagna elettorale, quando bisognerebbe dimostrarsi più uniti che mai, è già scontro nel terzo polo delle coalizioni per le elezioni regionali in Lombardia. La miccia sono state alcune dichiarazioni di Carlo Calenda, presidente di Azione, in cui esprime soddisfazione per la mancata candidatura nella lista civica di Letizia Moratti di alcuni ex leghisti oggi confluiti nel Comitato Nord. A queste dichiarazioni ha risposto Davide Boni, ex leghista e oggi candidato proprio in quella lista.
Le dichiarazioni di Calenda
"Per me sarebbe stato inaccettabile", ha dichiarato Calenda a margine della presentazione di un libro a Milano, riferendosi all'eventuale appoggio alla candidatura di Moratti da parte degli ex leghisti che oggi compongono la nuova formazione politica Comitato Nord.
"Credo – ha continuato il leader di Azione, che alle regionali in Lombardia sostiene Moratti – che noi dobbiamo fare un’offerta politica che sia comprensibile e che non possiamo mettere dentro persone che sono legate a una stagione politica in cui hanno rappresentato anche una forma di estremismo politico".
La replica di Davide Boni
Non usa mezzi termini per replicare Davide Boni, anche lui ex leghista e oggi candidato nella lista civica di Letizia Moratti: "Sarà che Carlo Calenda proviene da ambienti della Roma bene. Sarà che l'aria di Milano gli ha fatto male perché qui si respira il clima del "diamoci da fare" e lui non è abituato… ma ha detto una sciocchezza di dimensioni colossali".
"Ha definito "estremista" il loro passato politico. – spiega Boni – Dimentica, però, che oggi io sono in lista con Letizia Moratti. Io che sono orgogliosamente un figlio del Nord e un promotore fin dai miei esordi politici del concetto di autonomia. Io che ho militato nella Lega Nord finché essa è stata un partito federalista e l'ho lasciata quando quell'ideale è stato tradito. Io che estremista non sono mai stato, ma convinto federalista e autonomista sì".
Calenda "dovrebbe sapere che l'autonomia delle regioni è un punto del programma di Letizia Moratti", conclude Boni prima di lanciare la sua frecciatina: "Se questo gli sembra estremista, allora i casi sono due: o non sa leggere oppure è in malafede".
Insomma mancano ancora tre settimane alle elezioni e, se questo è l'andazzo, non sarà facile per la candidata Moratti tenere unita una coalizione così eterogenea.