Scontro tra Fratelli d’Italia e Attilio Fontana in Regione Lombardia: “Così non si può andare avanti”
All'alba di un momento fondamentale per il centrodestra unito come è il voto per l'intitolazione del Belvedere di Regione Lombardia a Silvio Berlusconi, la maggioranza di governo sembra spaccarsi all'improvviso. E si divide letteralmente in due. Ha disertato infatti ieri la seduta del Consiglio quasi metà della giunta, ovvero ben sette assessori su sedici: si tratta di tutta la compagine di Fratelli d’Italia, primo partito in Lombardia e primo alle ultime elezioni regionali del 2022, con ben dieci punti di stacco dalla Lega.
Regione Lombardia a trazione leghista?
Un primato elettorale che, secondo gli esponenti del partito di Giorgia Meloni, non si rispecchierebbe negli attuali equilibri di governo. La prova? Una delibera che assegna fondi per le nuove linee della metropolitana di Milano (e in particolare per il prolungamento della M5 lilla fino a Monza), rilasciata con competenza all'assessorato alle Infrastrutture guidato dalla leghista Claudia Terzi e non al titolare dei Trasporti Franco Lucente di Fratelli d'Italia.
Per Fratelli d'Italia, onta e dimostrazione palese del fatto che Palazzo Lombardia resti a trazione leghista, nonostante il risultato delle urne. Un semplice qui pro quo per gli altri, che cercano di smorzare i toni spiegando che, trattandosi di fondi, la competenza è delle Infrastrutture e non dei Trasporti, al quale sono in capo invece i servizi della mobilità regionale.
Il comunicato del centrodestra
Sarà. Sta di fatto, in ogni caso, che il clima in Regione sia quello di una vera e propria frattura interna. "Rendetevi conto che così non si può continuare ad andare avanti", ha tuonato proprio ieri Attilio Fontana, davanti alle sedie vuote degli assessori in protesta. Al punto che il centrodestra, all'indomani di questo episodio, si è trovato costretto a diffondere un comunicato dagli intenti volutamente (e forzatamente?) rassicuranti. "L'abituale incontro tra il presidente della Regione e i coordinatori dei partiti, da tempo programmato, si è svolto in un clima di assoluta condivisione. I partiti sono coesi, oggi ancor più di ieri".