
Scontri tra polizia e anarchici alla fiaccolata per i caduti delle brigate nere, assediato il Municipio di Lecco: il video

Scene di guerriglia: prima gli insulti, poi le botte in un clima generale di tensione e violenza. Questo è lo scenario che si è delineato a margine della duplice manifestazione – da un lato la fiaccolata in memoria dei 16 ufficiali delle brigate nere fucilati e uccisi il 28 aprile 1945, dall’altra il presidio antifascista convocato dall’Anpi in risposta alla commemorazione – che nella tarda serata di ieri, lunedì 28 aprile, si è svolta nella città Lecco.
A far scattare le polemiche è stata l'organizzazione della cerimonia organizzata da un gruppo di "camerati" – come si legge sul volantino che annuncia l’appuntamento – allo stadio Rigamonti Ceppi dove si trova la targa che ricorda i 16 repubblicani fucilati alla fine della guerra.

La reazione si è concretizzata nell'organizzazione di un presidio antifascista con i rappresentanti dell’Anpi, il sindaco Mauro Gattinoni, sindacalisti, esponenti del mondo delle associazioni, che hanno letto le biografie dei partigiani lecchesi davanti al monumento in memoria dei caduti durante la Liberazione.

La guerriglia è iniziata quando alcuni esponenti di gruppi anarchici di sinistra hanno lasciato il corteo per raggiungere lo stadio dove gli esponenti di estrema destra stavano per iniziare la fiaccolata. Bloccati dallo schieramento delle forze dell’ordine si sarebbero quindi diretti verso il Municipio dove era in corso il consiglio comunale. Lì i giovani si sarebbero scontrati violentemente con le forze dell'ordine che erano in tenuta antisommossa a presidiare l’accesso al cortile.