video suggerito
video suggerito

Scontri a Milano, lacrimogeni sparati contro i manifestanti, un poliziotto: “Ammazziamoli col fumo”

Tensione palpabile durante la violenta manifestazione di ieri notte a Milano contro le chiusure disposte dall’ultimo Dpcm sull’emergenza Coronavirus. Un poliziotto è rimasto ferito da un oggetto lanciato da uno dei manifestanti che hanno anche scagliato molotov, pietre e bottiglie, danneggiando dehors, un tram e diversi motorini durante il loro corteo non autorizzato. I manifestanti sono stati poi dispersi con lacrimogeni dalla polizia schierata in assetto antisommossa. Un dirigente della polizia di Stato, stando a quanto testimoniato da Fanpage.it, si è rivolto così ai suoi agenti: “Se si avvicinano un’altra volta, avanziamo tutti quanti, spariamo (lacrimogeni, ndr) e cerchiamo di ammazzarli col fumo”.
A cura di Francesco Loiacono
36.575 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

"Porca pu…, se si avvicinano un'altra volta, avanziamo tutti quanti, spariamo (lacrimogeni, ndr) e cerchiamo di ammazzarli col fumo". L'agghiacciante frase pronunciata da un dirigente della polizia di Stato, e immortalata da un video di Fanpage.it, riassume in pieno la tensione che si è registrata nella notte di ieri a Milano, teatro (come altre città d'Italia, da Torino a Lecce) di una violenta manifestazione per protestare contro l'ultimo Dpcm e in generale contro le ulteriori chiusure decise da governo e regione Lombardia per fare fronte all'impennata di contagi da Coronavirus, che paradossalmente vedono come epicentro proprio il capoluogo lombardo.

Il corteo non autorizzato partito da piazzale Loreto: escalation di violenza

Circa un centinaio di persone si sono ritrovate verso le 20 in piazzale Loreto, a Milano, dando poi vita a un corteo non autorizzato. I manifestanti hanno sfilato per corso Buenos Aires, poi hanno piegato verso la stazione Centrale e si sono diretti verso Palazzo Lombardia, dove infine sono stati dispersi dalla polizia con un lancio di fumogeni. Nel corso del corteo si è assistito a un'escalation di violenza: dapprima sono state esplose bombe carta e accesi fumogeni, poi sono stati danneggiati dehors, un tram e diversi scooter, con le transenne che erano ancora in strada per la tappa finale del Giro d'Italia scagliate verso gli ingressi della metropolitana. I manifestanti hanno lanciato alcune bombe molotov, una delle quali ha sfiorato un'auto della polizia locale. Nei pressi della stazione Centrale il livello dello scontro si è alzato: un poliziotto è stato ferito al volto dal lancio di un oggetto. A quel punto la guerriglia era ormai esplosa: i manifestanti, alcuni con catene nelle mani, hanno iniziato un fitto lancio di pietre, bottiglie e petardi verso la sede della Regione.

È in questo contesto che si inserisce la frase del dirigente del commissariato Greco-Turro agli altri poliziotti schierati in assetto antisommossa: quel "spariamo" è riferito ai lacrimogeni, ma il resto della frase è certamente molto duro e da condannare in un momento in cui, in tutto il Paese, si assiste a un'escalation di tensione sociale. Alla fine il bilancio provvisorio della nottata di scontri parla di almeno due feriti, un poliziotto e un fotografo, e di 28 persone (tra cui 13 minori) denunciate tra i manifestanti. Nel pomeriggio di ieri il sindaco Beppe Sala, nel suo discorso in Consiglio comunale, aveva detto: "Le immagini di Napoli (gli scontri degli scorsi giorni, ndr) ci impressionano e, al di là di ogni valutazione in merito, non possiamo ignorare che condizioni come quelle attuali generano rabbia e frustrazione anche nella nostra città". Frustrazione e rabbia che poche ore dopo sono sfociate in violenza.

36.575 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views