Scomparsa Rita Trevisan a Baranzate, il figlio: “Donna dolce e ingenua, non credo sia vicino a casa”

Rita Trevisan, 86enne milanese, manca da casa dal 4 febbraio. Di lei si è persa ogni traccia. Fanpage.it raccoglie l’appello del figlio, Marco Zara: “Chiunque l’avesse vista avvisi le forze dell’ordine, ogni particolare può essere fondamentale”.
A cura di Chiara Daffini
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Rita Trevisan, 86 anni, è scomparsa da Baranzate il 4 febbraio 2024
Rita Trevisan, 86 anni, è scomparsa da Baranzate il 4 febbraio 2024

Rita Trevisan, 86 anni e residente a Baranzate (Milano), manca da casa dal primo pomeriggio di domenica 4 febbraio. Dopo che è uscita a piedi per fare visita a una parente, di lei si è persa ogni traccia.  Nemmeno le forze dell'ordine sono state finora in grado di dare risposte a questa sparizione improvvisa.

Il figlio di Rita, Marco Zara, ripercorre per Fanpage.it le ultime ore prima della scomparsa e si appella a tutti per cercare di ritrovare la madre.

Marco, partiamo da domenica 4 febbraio.
"Nel primo pomeriggio, intorno alle 15:20, mia mamma esce di casa per fare la sua solita passeggiata domenicale. È una donna ancora autosufficiente, nonostante un deficit della memoria breve, ma non so per quale motivo abbia deciso di andare fino a Ospiate, percorrendo un tragitto che, visti i problemi all'anca, non faceva da diverso tempo".

Era andata in visita a qualcuno?
"Voleva andare a trovare una parente, la figlia di una sua cugina, alla quale era molto legata, per fare due chiacchiere. Di solito si sentivano al telefono, invece quella domenica mia mamma ha percorso la statale varesina ed è arrivata a Ospiate".

La vostra parente ve l'ha confermato? 

"Sì, mio fratello ci ha parlato e gli ha detto che hanno scambiato due chiacchiere al citofono, in quanto questa persona non stava bene, quindi non poteva riceverla. Le era sembrata vispa, l'aveva sentita molto bene, diciamo per quello che può essere un'anziana di 86 anni".

E poi?

"Da lì non abbiamo più nessuna traccia di lei. Ci sono alcune telecamere che la riprendono durante il percorso di andata. La si vede che cammina in modo spedito verso Ospiate, dopo di che nessun'altra telecamera la riprende nel percorso di ritorno. I carabinieri stanno controllando tutte le telecamere e hanno battuto la zona più volte, con gli elicotteri, i droni e anche con le squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Mi sento quindi di escludere che nei paraggi lei possa essere da qualche parte".

Le telecamere di sorveglianza inquadrano Rita Trevisan dirigersi verso Ospiate nel pomeriggio del 4 febbraio
Le telecamere di sorveglianza inquadrano Rita Trevisan dirigersi verso Ospiate nel pomeriggio del 4 febbraio

Quando vi siete accorti della sua scomparsa?

"Mio fratello e io siamo accorti il lunedì intorno all'ora di pranzo, perché usualmente facevamo la pausa lavoro a casa sua. Mio fratello è stato il primo ad arrivare, intorno alle 13, a casa e ha notato che la mamma non rispondeva né al citofono né al telefono. Ha controllato dalle telecamere di casa e ha visto che il tavolo non era neanche apparecchiato".

Come mai le telecamere?

"Abbiamo installato delle telecamere, visualizzabili anche da cellulare, in casa di mia madre per tenerla più sotto controllo in caso di un malore, a volte capitava che magari non rispondesse al telefono".

Rita Trevisan lascia la sua abitazione alle 15:20 del 4 febbraio
Rita Trevisan lascia la sua abitazione alle 15:20 del 4 febbraio

Torniamo a lunedì 5 febbraio.

"Verso le 13:30 sono arrivato io, che ero l'unico a possedere il doppione delle chiavi. Entrando in casa ci siamo accorti che era vuota e in ordine. Controllando le telecamere ci siamo resi conto che l'ultima registrazione in cui la mamma veniva inquadrata era proprio della domenica alle 15:20, quindi lei era uscita per la passeggiata, ma non era più rientrata".

Non vi sentivate mai la sera?
"Molto spesso sì, purtroppo quella domenica né io né mio fratello abbiamo guardato la telecamera e non ci siamo sentiti al telefono, così non ci siamo accorti che la mamma non era rientrata a casa".

Che idee vi siete fatti?

"Le nostre idee cambiano di giorno in giorno. È ovvio che più passa il tempo e più i pensieri negativi ci offuscano il pensiero. Il rischio che qualcuno per non so quale ragione possa averla presa c'è".

E che motivo avrebbe avuto?

"Proprio non lo so. È una donna molto dolce, molto sensibile e anche ingenua. Prevalentemente ha fatto la casalinga e si è occupata di noi quando eravamo ragazzi, poi ha fatto piccoli lavori di sartoria in casa per le persone del quartiere. Ultimamente, dopo la scomparsa di mio papà, aveva una vita abbastanza riservata, nessuno poteva avere problemi con lei".

Potrebbe essere una questione economica?

"Non credo proprio: ha una pensione di mille euro e non ci sono né eredità né soldi da far gola a qualcuno. Il bancomat lo tenevo io, quindi quel pomeriggio non aveva neanche i soldi con sé e a parte la fede nuziale non porta oro né nessun gioiello".

Ti senti di fare un appello?

"Se qualcuno pensasse di averla vista domenica o nei giorni successivi alla sua scomparsa, chiami le forze dell'ordine. Ogni indizio può essere fondamentale per aiutare i carabinieri nelle ricerche".

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