Scomparsa di Sabrina Beccalli, stallo nelle indagini: 2 mesi per sapere di chi sono i resti trovati
Dopo una prima fase di ricerche frenetiche ma precise, indagini che hanno dato da subito importanti risultati, il caso legato alla vicenda della scomparsa di Sabrina Beccalli, a Crema, il cui corpo non è ancora stato ritrovato, pare destinato ad un forte rallentamento. Quantomeno nei tempi. Questo perché la procura ha ufficialmente incaricato un pool di esperti di esaminare i resti dei resti trovati nell'auto carbonizzata della donna.
Il pool di esperti ha tempo 60 giorni per fornire i risultati
Parte del materiale trovato nel veicolo dato alle fiamme da Alessandro Pasini, l'uomo di 45 anni fermato con l'accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere, è stato infatti distrutto su richiesta dei veterinari dopo il via libera della procura per ragioni igienico-sanitarie. Gli stessi professionisti – tre in totale, due dell'Asl e uno privato – avevano garantito che i resti rinvenuti appartenessero a un cane. Dal canto suo, invece, Pasini ha sempre dichiarato che quello che gli esperti ora andranno ad esaminare era ciò che rimaneva del cadavere della 39enne. Come disposto dal procuratore, il pool ha tempo 60 giorni a partire dal prossimo 8 settembre per arrivare a un risultato soddisfacenti che determini se effettivamente il materiale rinvenuto appartenga ad un essere umano, e successivamente col test del Dna a Sabrina Beccalli, oppure ad un cane, come sostenuto dai veterinari.
Tempi accorciati? Comparazione tra mandibola ritrovata e panoramica Sabrina
Da quanto filtra, fondamentale pare possa essere la radiografia di una mandibola che dovrà essere comparata con la panoramica delle arcate dentali della donna. In caso di responso positivo e di una corrispondenza tra le due mandibole, il lavoro degli esperti potrebbe concludersi in breve tempo. Al contrario, servirà aspettare che i tecnici completino tutte le analisi. Nel frattempo, come verificato da Fanpage.it, le ricerche sul campo per ritrovare il cadavere della Beccalli si sono interrotte. Gli investigatori non hanno trovato ulteriori elementi che possano indirizzarli in una zona rispetto ad un'altra e sono in attesa anch'essi dell'esito delle analisi scientifiche.
Tanti i dubbi sulle tempistiche adottate dalla procura di Cremona
Ma, da quanto trapela da ambienti investigativi, ci sono un po' di malumori tra gli inquirenti circa le tempistiche sullo studio dei resti carbonizzati. Perché la procura ne ha disposto gli accertamenti solo ora? Perché, nonostante il parere di tre veterinari, non si è effettuata subito un'analisi dei materiali rinvenuti per fugare da subito ogni dubbio? I chiarimenti, forse, arriveranno solo con i risultati del pool capitanato dalla dottoressa Cattaneo. Che vadano in una direzione o nell'altra.