Scomparsa di Giacomo Sartori, l’appello dei genitori: “Torna a casa, si può risolvere sempre tutto”
Non si hanno ancora notizie di Giacomo Sartori, il ragazzo di trent'anni scomparso da venerdì scorso a Milano: l'ultima volta che il tecnico informatico è stato visto si trovava in un'enoteca in Porta Venezia. Lì gli è stato rubato lo zaino e il portafoglio. Ieri i carabinieri hanno ritrovato la macchina in una cascina a Casorate Primo. La famiglia continua a lanciare appelli e chiede a chiunque possa essere a conoscenza di informazioni, di comunicarle: "Aiutateci. Chiunque veda un ragazzo alto, con un po' di barba, pantaloni panna, ci aiuti. Giacomo è un buon camminatore, potrebbe spostarsi per diversi chilometri", ha detto il padre alla trasmissione "Chi l'ha visto?" in onda su RaiTre.
Il 30enne non si era mai allontanato da casa
La madre ha voluto inoltre rivolgere alcune parole al figlio: "Giacomo, se vedi questo appello, stai tranquillo. Torna a casa, si può risolvere sempre tutto". Oltre al ritrovamento dell'auto, che sarebbe stata parcheggiata lì due giorni fa, sono stati ritrovati il portafoglio e le chiavi del giovane. Questi però sono stati rinvenuti nel giardino Indro Montanelli di Milano. All'interno dell'auto, a parte un biglietto di non pagamento del casello autostradale, non è stato trovato nulla. A destare preoccupazione è anche il fatto che il 30enne non si è mai allontanato da casa.
Creata una pagina Facebook per raccogliere segnalazioni
Sulla base degli elementi raccolti dagli investigatori, l'ultima volta che il suo telefono è stato agganciato da una cella è stato sabato mattina a Motta Visconti. Tra le varie ipotesi è che il ragazzo abbia cercato di seguire il segnale del computer tramite un'app del suo smartphone. In ogni caso la famiglia ha smentito qualsiasi ipotesi di malessere. Il ragazzo non aveva mai manifestato né disagi né problemi. In attesa di saperne di più, la famiglia ha creato una pagina Facebook con tutte le informazioni utili per trovare Giacomo.