Scomparsa da Milano da 12 giorni: il fidanzato è andato dai carabinieri solo dopo una settimana
Nataly Quintanilla è scomparsa da dodici giorni da Milano. Le sue amiche sono preoccupate e hanno lanciato diversi appelli sui social network. Anche l'associazione Penelope Lombardia, che sostiene i cari delle persone scomparse, ha diffuso un volantino virtuale in cui ha precisato: "Potrebbe essere in difficoltà".
Il fidanzato della quarantenne – che è alta un metro e 60 e pesa 65 chili – avrebbe presentato denuncia di scomparsa dai carabinieri soltanto una settimana dopo: "Sono qui per denunciare l'allontanamento volontario della mia compagna", ha detto il 48enne ai militari come riportato dal quotidiano La Repubblica. L'uomo avrebbe spiegato che nell'ultima settimana "era strana" e che parlava "della morte in generale e della solitudine che provava in quanto lontano dalla sua famiglia".
Ha poi sostenuto che, negli ultimi tempi, era sofferente per il fatto che lui avesse figli nati da una precedente relazione. Avrebbe detto che la notte si è svegliato e ha notato che lei non c'era "che mancava una o due valigie e parte dei suoi vestiti invernali, i documenti e il cellulare". Invece di chiamare le forze dell'ordine, avrebbe lasciato aperta la porta di casa "sperando che rientrasse. Anche questa volta non mi sono preoccupato e mi sono rimesso a letto".
Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono diverse: l'allontanamento volontario e quindi la fuga oppure potrebbe esserle accaduto qualcosa di brutto. E probabilmente per quest'ultimo motivo, sono stati coinvolti anche gli specialisti della squadra Omicidi del Nucleo investigativo di via Moscova. Il suo cellulare non è attivo e gli investigatori non hanno trovato tracce di uso di bancomat o altri dispositivi elettronici.