Sciopero treni in Lombardia: lunedì 28 settembre a rischio i convogli Trenord
Disagi in vista per i pendolari lombardi. Lunedì 28 settembre è stato proclamato uno sciopero che potrebbe comportare lo stop dei treni di Trenord, azienda controllata dalla Regione che gestisce il trasporto ferroviario locale. A proclamare lo sciopero è stato il sindacato Orsa, che intende protestare per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti dall'azienda nell'ambito del contratto collettivo di lavoro. Stando a quanto comunicato sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, lo sciopero durerà in tutto otto ore, dalle 10 alle 18, e potrà riguardare tutto il personale di Trenord. Sono dunque a rischio tutti i convogli ferroviari che circoleranno in quella fascia oraria. Saranno garantite le fasce della mattina (dalle 6 alle 9) e quelle della sera (dalle 18 alle 21), che non rientrano nella fascia prevista per l'agitazione sindacale. Sul sito della compagnia ferroviaria non è ancora stato pubblicato l'avviso dello sciopero con i dettagli dell'agitazione e la lista dei convogli garantiti.
La vertenza tra Orsa e Trenord
In una delle ultime note inviate dal sindacato, si sottolinea come Orsa avesse sollecitato Trenord "a riconoscere un’adeguata indennità economica a tutti i lavoratori che subiscono, durante il periodo di ferie, una significativa riduzione dello stipendio", avviando diverse cause davanti al tribunale che avevano dato ragione al sindacato. Anche per questo motivo Trenord si era vista costretta ad aprire una contrattazione sindacale per arrivare a un accordo con le rappresentanze dei lavoratori. La contrattazione si era conclusa lo scorso 23 luglio 2019 con la mancata di firma da parte di Orsa poiché si era concordato "un valore dell'indennità ferie inferiore di oltre il 50 per rispetto a quanto riconosciuto in sede giudiziaria". La mancata firma ha portato all'avvio, da parte di numerosi lavoratori, di singole cause che secondo il sindacato sono uno spreco di denaro pubblico da parte di Trenord, anche in considerazione del fatto che, in primo grado, finora i giudici hanno sempre dato ragione ai lavoratori. In contemporanea il sindacato ha avviato una vertenza sindacale che ha determinato fino ad ora già tre scioperi.