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Sciopero taxi a Milano, stop al blocco: lunedì 27 l’incontro con il Ministro dei Trasporti

Non si placa l’ira dei tassisti milanesi che anche oggi sono in protesta contro il Governo Draghi. A Milano trovare un’auto bianca è stato praticamente impossibile per tutta la mattinata.
A cura di Filippo M. Capra
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Dopo il blocco spontaneo nato ieri in città, con centinaia di taxi fermi in segno di protesta contro il DDL Concorrenza del Governo Draghi, anche oggi a Milano è stato quasi impossibile trovare un'auto bianca disponibile per tutta la mattinata. I tassisti si sono decisi a riprendere il servizio dopo la garanzia di poter parlare con il Ministero dei Trasporti nella giornata di lunedì 27 giugno. WeTaxi ieri ha sospeso il servizio in solidarietà dei colleghi.

Lunedì 27 giugno l'incontro con il ministro Giovannini

La comunicazione circa l'incontro con il ministro Giovannini è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, decretando lo scioglimento del presidio convocato davanti a Palazzo Chigi dalle sigle sindacali che da diverso tempo stanno cercando di aprire un canale di comunicazione con il Governo, sempre rifiutato. Nemmeno l'intervento del Prefetto di Roma ha sortito gli effetti sperati, motivo per cui oggi una delegazione di tassisti milanesi aveva chiesto un incontro con il Prefetto di Milano Renato Saccone. A lui, gli autisti delle auto bianche avrebbero chiesto di fare da intermediario con le forze politiche di Maggioranza per essere ascoltati.

Blocco a oltranza dei taxi a Milano e rischio sciopero generale

Lunedì 27 giugno a Roma andrà quindi in scena un confronto con Giovannini per chiedere lo stralcio dell'articolo 10 del DDL Concorrenza, ritenuto "pericoloso" da Marco Marani, tassista e sindacalista della Unica Taxi Cgil di Milano. Marani, in un'intervista concessa a Fanpage.it, ha dichiarato che "i colleghi sono esasperati perché la politica non li ascolta". Qualora l'incontro con Giovannini di lunedì non portasse agli effetti sperati, i tassisti sono pronti a proclamare uno sciopero generale per il 5 luglio prossimo. Fino ad allora, in tutte le città d'Italia, Milano in testa, i conducenti del servizio pubblico si riservano di incrociare le braccia e portare avanti il blocco fin quando lo riterranno opportuno.

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