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Sciopero generale dei trasporti, venerdì 23 ottobre si fermano mezzi Atm e treni: rischio caos

Il sindacato di base CUB ha indetto uno sciopero generale dei trasporti per la giornata di venerdì 23 ottobre. Si fermeranno per 24 ore i mezzi pubblici locali, compresi le metropolitane e i mezzi di superficie Atm nella città di Milano, i treni di Trenord e Trenitalia, ma anche il trasporto aereo e marittimo.
A cura di Redazione Milano
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Rischio caos per i trasporti nella giornata di venerdì 23 ottobre per lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati indetto dal sindacato di base CUB. In occasione della mobilitazione si fermeranno per 24 ore i mezzi pubblici locali, compresi le metropolitane e i mezzi di superficie Atm nella città di Milano, i treni di Trenord e Trenitalia.

Sciopero generale dei trasporti venerdì 23 ottobre

A Milano è prevista una manifestazione con partenza alle 9.30 da Largo Cairoli. Ma i disagi potrebbero riguardare tutti i settori dei trasporti a livello nazionale. Come riportato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo sciopero generale coinvolgerà anche il trasporto aereo (dalle ore 00.01 alle ore 24.00), quello ferroviario (dalle 21.00 di giovedì 22 ottobre alle 21.00 di venerdì 23), il trasporto pubblico locale per le 24 ore della giornata, le autostrade (dalle 22 di giovedì alle 22 di venerdì) e i trasporti marittimi per le isole maggiori e minori.

A Milano a rischio mezzi Atm e Trenord

La mobilitazione della Confederazione unitaria di base nel settore trasporti si inserisce tra due scioperi del personale Trenord indetti da Orsa ferrovie. Il primo lo scorso 28 settembre, il secondo in programma per il 15 e 16 novembre, non senza polemiche per le difficoltà che il settore sta incontrando a causa della complicata gestione dell'emergenza coronavirus, che ha costretto a ridurre la capienza e messo sotto pressione le reti.

All'origine dello sciopero ci sono rivendicazioni tra cui più ammortizzatori sociali, pensione a 60 anni o 35 di contributi, investimenti per ricostruire la sanità pubblica, strutture e personale alla scuola, cura del territorio, sviluppo del trasporto collettivo e dell'edilizia popolare, progressività della tassazione e riduzione di quella su lavoratori.

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