Sciopero dei taxi a Milano, auto bianche ferme fino alle 22 di oggi
Nessuna corsa, a meno che non sia per trasportare persone in difficoltà, fragili, diversamente abili o anziane. I taxi di Milano, e delle maggiori piazze d'Italia, si fermano per tutta la giornata di oggi, venerdì 22 ottobre, dalle 8 alle 22 per protestare contro l'abusivismo e chiedere una regolamentazione delle applicazioni del settore. Ad invocare lo sciopero sono stati le sigle sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimbresa, Usb Taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Asstociazione tutela legale taxi. In giornata è prevista anche una manifestazione a Roma.
Sciopero dei taxi a Milano: i motivi della protesta
Su Milano i problemi principali riguarderanno le connessioni tra gli aeroporti e da e per la città. Centinaia di viaggiatori potrebbero infatti non trovare le auto bianche agli appositi parcheggi una volta sbarcati dal volo, sia esso in arrivo a Linate che a Malpensa. I sindacalisti delle sigle che hanno indetto la protesta hanno spiegato in una nota di essere "costretti" a fermarsi "per chiedere che le istituzioni portino a compimento il processo di riforma del comparto". I sindacati lamentano un'assenza di regole e controlli che peggiora ulteriormente le condizioni dei lavoratori, mai fermatisi nemmeno durante la fase più dura della pandemia da Covid-19. Nella nota si legge infatti che le sigle sindacali vogliono "ricordare a tutti che per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, mentre nel Paese tutto si fermavano in piena pandemia, noi abbiamo continuato a svolgere in modo ininterrotto il nostro lavoro". I tassisti, conclude il comunicato stampa, hanno quindi annunciato la mobilitazione per restituire "dignità" a tutti i lavoratori.