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Sciopero Atm Milano venerdì 18 ottobre: dalle 18 chiudono le linee M1, M2 e M4 della metropolitana

Per oggi, venerdì 18 ottobre, è previsto uno sciopero dei trasporti a livello nazionale che riguarda il trasporto pubblico locale e quindi a Milano anche i mezzi gestiti da Atm. Dalle 18 chiudono le linee M1, M2 e M4 della metropolitana.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, venerdì 18 ottobre 2024, è in programma uno sciopero generale nazionale al quale aderirà anche l'azienda dei trasporti milanesi (Atm). Sarà quindi un venerdì nero per i pendolari, con possibili disagi per il trasporto pubblico locale dalle 8.45 alle 15 e ancora dalle 18 e fino al termine del servizio. Essendo uno sciopero generale potrebbero essere coinvolti tutti i settori pubblici e privati.

Gli aggiornamenti sullo sciopero Atm a Milano: riaperte le linee della metropolitana

Aggiornamento delle 18: Atm ha comunicato che a partire dalle 18 chiuderanno le linee rossa M1, verde M2 e blu M4 della metropolitana fino a fine servizio. Rimangono aperte la gialla M3 e la lilla M5. Il traffico di superficie, invece, potrebbe essere ridotto.

Sciopero generale a Milano il 18 ottobre, chi aderisce alla protesta

Allo sciopero aderisce il sindacato Al Cobas, che ha proclamato la mobilitazione del trasporto pubblico locale a livello nazionale. La protesta potrebbe avere ripercussioni su tram, metro e bus causando non pochi disagi ai pendolari.

Gli orari di bus, metro e tram Atm il 18 ottobre

A Milano lo sciopero dei mezzi potrebbe avere conseguenze sulle linee sia dalle 8.45 alle 15 che dopo le 18 e fino al termine del servizio. Lo sciopero potrebbe avere conseguenze anche sul servizio della funicolare Como-Brunate e precisamente dalle 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30 e fino al termine del servizio.

Le motivazioni dello sciopero

Lo sciopero è stato proclamato per protestare contro ogni forma di limitazione del diritto di sciopero e per abolire gli accordi "sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro a partire da quello del 10.01.2014″. Inoltre il sindacato protesta per "l'abrogazione dei penalizzanti salari d'ingresso ai neoassunti, il salario minimo di 1600 euro netti mensili, forti aumenti salariali indicizzati all’inflazione reale, riduzione dell’orario di lavoro; contro la privatizzazione e le gare d’appalto della gestione del pubblico servizio di trasporto locale".

E ancora: "Per un piano d’investimenti e di assunzioni straordinari in tutti i settori di pubblica utilità a partire trasporto pubblico fino a sanità, scuola e servizi sociali in genere, che devono essere universali e gratuiti, nonché per la ripubblicizzazione delle aziende esercenti i servizi pubblici".

Infine la mobilitazione è stata indetta per protestare "contro le morti sul lavoro, per la sicurezza e la tutela della salute in tutti gli ambienti di lavoro, posto guida compreso, eliminando il rischio alla fonte; blocco delle spese militari, contro la guerra e l’invio di armi in tutti gli scenari di conflitto e la conversione di tali risorse nei servizi di pubblica utilità; contro le grandi opere speculative, per la tutela dell’ambiente e per un piano concreto di ricostruzione e messa in sicurezza del territorio".

Trenord non aderisce allo sciopero

In questa occasione, Trenord – che è l'azienda che gestisce la circolazione ferroviaria regionale – non aderirà allo sciopero. Lo scorso weekend, invece, un'altra mobilitazione aveva riguardato proprio i treni.

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