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Sciopero a Milano il 9 settembre: dalle 18 chiudono tutte le linee della metropolitana

Azienda Trasporti Milanesi (Atm) ha confermato lo sciopero di lunedì 9 settembre. Tutte le linee della metropolitana sono chiuse a partire dalle 18.
A cura di Carlo Coi
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Azienda Trasporti Milanesi (Atm) ha confermato per lunedì 9 settembre lo sciopero dei mezzi pubblici cittadini. Milano aderisce alla mobilitazione che coinvolgerà molte altre città d'Italia. Si tratta del primo sciopero dal ritorno dalle vacanze estive.

Dalle 18 chiudono tutte le linee della metropolitana

Come comunicato attraverso i canali social di Atm, a partire dalle 18 tutte le linee della metropolitana sono state chiuse. I treni che sono già in viaggio arriveranno a destinazione, senza però ripartire. Le linee riapriranno direttamente domattina, martedì 10 settembre. Per quanto riguarda i bus notturni, saranno in pieno servizio anche dopo le 2.

Orari e fasce di garanzia dei mezzi Atm a Milano il 9 settembre

In mattinata e nel primo pomeriggio non ci sono stati disagi per la circolazione dei mezzi, in quanto lo sciopero è partito dalle ore 18 e durerà fino al termine del servizio. Saranno coinvolte tutte le linee delle metropolitana (quindi rossa M1, verde M2, gialla M3, blu M4 e lilla M5), i tram e gli autobus.

La circolazione potrebbe essere interrotta anche per la funicolare nel tragitto che collega Como e Brunate, con possibili conseguenze sul servizio dalle 19.30 al termine del servizio. La circolazione dei treni, in tutta la Lombardia, potrebbe invece subire delle interruzioni, domenica 8 settembre, a causa dello sciopero indetto dal sindacato Usb.

Le motivazioni dello sciopero

Alla base dell'agitazione indetta dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, "ci sarebbero le controversie scaturite già dopo la prima azione del 18 luglio scorso, durante le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, rivendicazioni volte al miglioramento delle condizioni lavorative, normative e salariali che non rispecchiano le attuali esigenze di sicurezza e sostenibilità dei tempi di vita e lavoro. Ci aspettiamo dalle associazioni datoriali un’apertura rispetto alle posizioni inconciliabili con il rinnovo tenute finora".

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