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Sciatore scomparso sullo Stelvio, dopo 4 giorni arriva una sua telefonata al fratello: riprese le ricerche

Sono riprese le ricerche del Soccorso alpino in alta quota sullo Stelvio. Dal telefono di Antonio De Martino, lo sciatore scomparso dal 26 ottobre, è partita una telefonata al fratello nella sera del 29 ottobre.
A cura di Enrico Spaccini
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I tecnici del Soccorso alpino al lavoro sullo Stelvio
I tecnici del Soccorso alpino al lavoro sullo Stelvio

Antonio De Martino potrebbe essere ancora vivo. Lo sciatore di 58 anni che dallo scorso giovedì 26 ottobre risulta disperso in alta quota sullo Stelvio (nel territorio di Bormio, in provincia di Sondrio) avrebbe fatto una chiamata alle 20:08 di ieri sera, domenica 29 ottobre, al fratello. Come riportato da Il Giorno, la telefonata sarebbe durata pochi secondi in cui si sono sentiti rumori di fruscii. Inoltre, avrebbe visualizzato i messaggi ricevuti nelle ore precedenti sotto i quali sono appare le spunte di avvenuta lettura. Le operazioni di ricerca del Soccorso alpino sono subito riprese.

Le prime ricerche sullo Stelvio

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A lanciare l'allarme lo scorso giovedì era stato l'albergatore dell'hotel Perego dove De Martino alloggiava da alcuni giorni per una vacanza. Il 58enne non era rientrato e quella sera era in corso una bufera con vento forte che ha da subito ostacolato l'intervento del Soccorso alpino della guardia di finanza delle Stazioni di Bormio e di Silandro.

Nel pomeriggio di sabato 28 le ricerche erano state sospese "in conseguenza delle nevicate dei giorni precedenti e del forte vento che ha alterato le tracce e semicoperto i crepacci", hanno fatto sapere dal Cnsas.

I segnali di speranza di domenica sera

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Come spiegato da Il Giorno, le ricerche sono state subito riprese dopo i segnali arrivati domenica sera. Il fratello di De Martino avrebbe ricevuto alle 20:08 di ieri sera una chiamata dal 58enne. Si sono sentiti solo fruscii vari ed è durata pochi secondi, ma poi sarebbero apparse anche le spunte di avvenuta lettura di vecchi messaggi.

Così le ricerche sono riprese immediatamente. La speranza è che lo sciatore sia finito in un crepaccio, magari non visto a causa della nebbia, e che lì dentro vi abbia trovato un riparo dalle temperature gelide della notte.

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