Schiacciato nel vano ascensore di un palazzo nel Milanese, operaio di 30 anni muore 2 giorni dopo in ospedale

È morto dopo due giorni di ricovero Federico Ricci, il 30enne che nella mattinata di martedì 25 marzo era rimasto schiacciato dal contrappeso di un ascensore in un palazzo di Carugate (nella Città Metropolitana di Milano). Il giovane operaio stava eseguendo alcuni lavori di manutenzione, quando è stato colpito alla testa. I sanitari del 118 lo avevano trasportato con la massima urgenza all'ospedale Niguarda, dove è deceduto meno di 48 ore dopo. Sulla dinamica di quanto accaduto stanno indagando i carabinieri di Pioltello e i tecnici dell'Agenzia di tutela della salute.
Stando a quanto ricostruito finora, l'incidente si era verificato intorno alle 12 del 25 marzo in uno stabile privato in via XXV Aprile a Carugate. Ricci, originario del Bresciano e dipendente di un'azienda di Flero, era impegnato in alcuni lavori di manutenzione all'interno del vano ascensore quando, per ragioni ancora non chiare, è stato colpito alla testa dal contrappeso della cabina.
Le condizioni del 30enne erano apparse subito molto gravi. Quando i sanitari del 118 lo hanno preso in cura, era stato appena recuperato dai vigili del fuoco di Monza e di Milano ed era in arresto cardiaco. Dopo averlo rianimato, lo avevano trasportato con l'eliambulanza all'ospedale Niguarda di Milano.
Là Ricci è stato ricoverato in prognosi riservata per quasi due giorni. I medici hanno dovuto, infine, dichiararlo deceduto nella giornata di giovedì 27 marzo per le lesioni riportate. La dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità della morte del giovane operaio sono ora al vaglio dei carabinieri e dei tecnici di Ats.