Scarcerato il trapper Simba La Rue, ma chiesta la conferma della condanna per la sparatoria in corso Como
Cambia la misura cautelare per il trapper Simba La Rue. Il Tribunale del Riesame gli ha concesso la scarcerazione e lo ha sottoposto alla sola misura cautelare dell'obbligo di dimora: i giudici infatti hanno accolto l'istanza del suo difensore, l'avvocato Niccolò Vecchioni. La decisione per il trapper, ovvero per 21enne Mohamed Lamine Saida, arriva dopo che lo scorso aprile la Corte d'Appello di Milano aveva aggravato la misura cautelare con il carcere perché il giovane, quando aveva l'obbligo di dimora, era andato al kartodromo di Rozzano, nel Milanese, con alcuni amici. Durante questa uscita aveva perso il controllo dell'auto ed era andato a schiantandosi contro un palo. Dopo l'impatto aveva cercato di darsi alla fuga.
Così i giudici avevano deciso di nuovo per il carcere: avevano evidenziato nel provvedimento di carcerazione "reiterate violazioni" gravi e una "totale incapacità di autocontrollo dell'imputato". Simba La Rue era già stato condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi per la sparatoria della notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, mentre era arrivata una condanna a 4 anni per un altro procedimento sulla cosiddetta "faida tra trapper".
Oggi a Milano si è tenuta l'udienza in Appello con rito abbreviato per la sparatoria in corso Como in cui rimasero feriti due senegalesi. L'accusa, rappresentata dalla pm Daniela Meliota, ha chiesto la conferma delle otto condanne: ovvero quella a 5 anni e 2 mesi di reclusione per il trapper Baby Gang, così come ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per Simba La Rue e per altri sei componenti della "crew" dei due cantanti, tra cui Faye Ndiaga (5 anni e 8 mesi), ovvero chi materialmente gambizzò i due giovani.