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Scappa dalla guerra in Ucraina e dopo due giorni di viaggio partorisce a Como la piccola Maria

Nina è riuscita a scappare dalla guerra in Ucraina e dopo due giorni di viaggio ha raggiunto Como dove ha dato alla luce la sua bimba Maria. Marito e padre sono rimasti in patria a combattere.
A cura di Giorgia Venturini
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Dopo Nikole, la prima bimba rifugiata ucraina nata in Italia, ieri mattina è stata la volta della piccola Maria. La bimba è nata all'ospedale San Anna di Como dopo che la mamma Nina è riuscita a raggiungere l'Italia dopo un viaggio di due giorni per scappare dalla guerra in Ucraina. A Kiev purtroppo ha lasciato il marito e il padre, rimasti a combattere contro i russi.

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La storia della neomamma di Nina

Nina, la neomamma di 36 anni, ha raggiunto la madre che viveva già a Como prima dello scoppio della guerra. In Italia ora crescerà la sua bimba in attesa di riunirsi con il resto della famiglia. Intanto per dare il benvenuto alla piccola Maria l'azienda ospedaliera Lariana ha consegnato un mazzo di fiori alla mamma. La notizia è stata resa pubblica anche dalla vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti che in un post scrive: "Un'altra bella notizia di luce e speranza, ancor più simbolicamente all'alba di oggi. All’ospedale San'Anna di #Como è nata Maria, la primogenita di Nina, profuga ucraina.La neo mamma, 36 anni, ha raggiunto ieri la madre che già era a Como, dopo un viaggio di due giorni". Poi ha aggiunto: "Al suo arrivo in città è stata subito trasportata in ospedale e dopo un travaglio di un’ora questa mattina ha dato alla luce Maria, 3 chili e 48 grammi.Entrambe stanno bene. Il padre è stato avvisato della nascita da Nina, con una videochiamata".

Un'altra donna fuggita dalla guerra partorirà nei prossimi giorni

Infine la Moratti conclude: "Ringrazio l'Asst Lariana e tutti gli operatori sanitari lombardi che con grande cuore si stanno adoperando per l’accoglienza e la cura dei bambini ucraini, doppiamente vittime di questa folle guerra. La meravigliosa sinergia tra la sanità pubblica lombarda e la rete di volontariato sta dando un esempio encomiabile di altissimi valori di pace e concordia tra i popoli". Ora sempre nell'ospedale comasco, nel reparto di Ostetrica-Ginecologia, è ricoverata un'altra donna scappata dall'Ucraina e che partorirà nei prossimi giorni. E ancora: nel pomeriggio di oggi è atteso anche un paziente che dovrà essere sottoposto a dialisi e che per questo verrà ricoverato.

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