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Scappa dal compagno che la picchia da tre giorni e si rifugia con la figlia piccola in banca

Una ragazza di 26 anni è riuscita a fuggire dal compagno che la picchiava da tre giorni. Si è rifugiata con la figlia nel primo negozio che ha trovato: la filiale di una banca. Qui gli impiegati l’hanno aiutata.
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Immagine di repertorio
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Una ragazza di 26 anni è riuscita a scappare, con in braccio la figlia di tre anni, dal compagno che la stava picchiando continuamente da tre giorni di fila. Non sapendo dove andare, si è rifugiata nel primo negozio che ha trovato: una filiale di banca a Inzago, in provincia di Milano. Lì gli impiegati si sono presi cura di lei.

Scappa dal compagno che la picchia

Martedì scorso, 11 aprile, erano tre giorni consecutivi che il compagno continuava a picchiarla. E non era neanche la prima volta che l'uomo la percuoteva, con una ferocia inaudita. Le violenze, peraltro, avvenivano davanti agli occhi spaventati della loro piccola figlia.

Così, mentre si trovavano in auto nel centro di Inzago, e l'uomo alla guida ha dovuto accostare, lei ne ha approfittato per scappare e chiedere finalmente aiuto. Ovviamente ha portato con sé la piccola di appena tre anni.

Si rifugia in banca

Appena uscita, di corsa, dall'auto, ha pensato subito di trovare rifugio in qualche negozio lì vicino, prima che l'uomo potesse raggiungerla e costringerla a tornare in auto. Caso ha voluto che le prime vetrine fossero della filiale di una banca. E quindi si è infilata lì dentro.

Gli impiegati, non appena l'hanno vista entrare, hanno capito subito che quella giovane donna avesse bisogno di aiuto: era sconvolta e continuava a guardare verso la porta, nel terrore che potesse entrare il suo aguzzino. Così l'hanno fatta sedere e hanno chiamato immediatamente la Polizia locale e un'ambulanza.

La 26enne ha subito raccontato la violenze subite ed è stata trasferita all'ospedale di Cernusco sul Naviglio per ricevere tutte le cure di cui necessità, avendo riportato un trauma cranico, la rottura del setto nasale e molte ecchimosi. Mentre la piccola è stata collocata in un posto sicuro, dove nessuno potrà farle del male.

Intanto l'uomo è stato denunciato e sono partite le indagini per accertare le sue responsabilità affinché possa essere processato.

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