Scala di Milano, ovazione per Mattarella. Dodici i minuti di applausi finali per “Macbeth”
Successo per la prima alla Scala di Milano: la rappresentazione del Macbeth di Giuseppe Verdi, diretto dal maestro Riccardo Chailly e con la regia di Davide Livermore, ha aperto la rassegna lirica del teatro meneghino. Dodici i minuti di applausi finali: non c'è stato il record, che rimane dunque quello della "Armide" di Christoph Willibald Gluck e diretta da Riccardo Muti con la regia di Pier Luigi Pizzi, messa in scena il 7 dicembre 1996, capace di ottenere venti minuti di applausi.
Prima della rappresentazione teatrale, la scena era stata tutta per Sergio Mattarella: il presidente della Repubblica è stato accolto tra grida d'entusiasmo e richieste di un "bis", riferito ovviamente all'ipotesi di un secondo mandato presidenziale. Ipotesi che Mattarella ha sempre respinto al mittente spiegando che la sua avventura al Quirinale si chiuderà senza indugi a fine gennaio. Ad accoglierlo con una stretta di mano, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il Prefetto di Milano Renato Saccone. "Mattarella è stato un grandissimo presidente da tutti i punti di vista. Per le decisioni che ha preso e per la sua umanità", ha commentato Giuseppe Sala, "Da quando sono diventato sindaco è venuto a Milano più di venti volte, credo sia un record che dimostra l'affezione del presidente verso Milano". Poi lo stesso Sala sull'ipotesi di un Mattarella bis ha ammesso: "Non so se sarà l'ultima volta alla Scala da Presidente, ma se così fosse spero in un grande tributo per lui". Raccomandazione superflua, perché il pubblico ha riservato a Mattarella l'accoglienza che meritava, tra fragorosi applausi. Presente alla "prima" anche Liliana Segre: e anche per lei applausi a scena aperta da parte del pubblico.