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Sbagliano a entrare nella Ztl 104 volte in due mesi per portare il figlio a scuola: multa da 13mila euro

Una coppia bresciana ha violato almeno 104 volte la Ztl per accompagnare il figlio a scuola. Il navigatore, infatti, avrebbe indicato una via diversa da quella presente nel permesso che aveva ottenuto dal Comune di Brescia.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Ogni mattina, dal 12 settembre, una coppia di bresciani porta il figlio alla scuola elementare Tito Speri di via Trieste e lo va a riprendere nel primo pomeriggio. Partendo da via Niccolò Tartaglia, taglia per via San Martino della Battaglia e in 20 minuti arriva all'istituto. Con questo percorso, però, viola la Ztl due volte al giorno e ad oggi lo avrebbe fatto almeno 104 volte, il che vuol dire che dovrà pagare 13mila e 300 euro di multe.

Almeno 104 violazioni della Ztl per portare il figlio a scuola

A raccontare la storia di questa coppia è il Giornale di Brescia. Si tratta di un uomo e di una donna di origine cinese che tempo fa aveva chiesto e ottenuto l'autorizzazione al Comune per passare per la Ztl per accompagnare il figlio a scuola. Tuttavia, il navigatore li avrebbe fatti passare per una via diversa rispetto a quella indicata sul permesso.

Per il periodo compreso tra il 12 e il 24 settembre, lo scorso 4 novembre hanno ricevuto un plico con 24 multe: due al giorno. Parlando con il Comando di polizia locale, si è scoperto che in realtà quelle costituiscono solo la minima parte di sanzioni che la coppia riceverà nei prossimi giorni: "Gli accessi in Ztl che sono in fase di notifica per i due veicoli ad oggi risulterebbero 104", hanno scritto dal Nucleo contenzioso e Autotutele della Polizia locale.

"Ci fossero arrivate prima le multe di settembre, non avremmo sbagliato più"

Il numero complessivo dovrebbe aggirarsi sulle 140 sanzioni che, se moltiplicate per 70 euro (pagando entro cinque giorni dalla notifica), ammontano a 9mila e 800 euro, altrimenti a prezzo pieno a 13mila e 300 euro. La coppia sta valutando se fare ricorso al Giudice di Pace, puntando sulla loro buona fede, cosa che comunque porterebbe anche al pagamento di un legale e di una parte in anticipo come previsto dalla legge.

I due hanno ammesso il loro errore e hanno iniziato a pagare anche grazie ai prestiti concessi da alcuni amici. Non manca, però, la critica: "Ci chiediamo perché le prime multe, datate 12 settembre, ci siano arrivate solamente il 4 novembre. Se le prime contravvenzioni fossero arrivate prima, sicuramente non avremmo più sbagliato".

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