Sanitari aggrediti dai pazienti psichiatrici dell’ospedale di Desio, i sindacati: “Troppe violenze”
In pochi giorni, tre operatori sanitari del reparto di psichiatria dell'ospedale di Desio sono stati aggrediti dai loro pazienti. Si tratta di "efferate aggressioni culminate il 21 giugno con l'accesso di tre colleghi in pronto soccorso per i colpi subiti", scrive in una nota di denuncia Massimo Coppia, segretario generale dell'associazione sindacale Uil Fpl del Lario e della Brianza. Nell'aggressione citata è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. "Chiediamo con urgenza l'attivazione di un Tavolo sulla sicurezza aziendale", chiedono i sindacati, "al fine di affrontare e risolvere questi atti ai danni delle nostre e dei nostri colleghi".
Cos'è successo nel reparto di psichiatria di Desio
Nell'ospedale Pio XI di Desio, tre operatori sanitari sono stati aggrediti da alcuni pazienti del reparto psichiatria mentre svolgevano il loro lavoro. I colpi subiti dalle vittime sono stati così aggressivi da ricorrere alla cure del pronto soccorso. Sono intervenute anche le forze dell'ordine per bloccare gli aggressori.
Il segretario generale della Uil Fpl del Lario e Brianza, Massimo Coppia, ha espresso la sua preoccupazione per quanto accaduto e ha scritto una nota alla direzione generale dell'Asst Brianza e ai dirigenti per ribadire "la più totale vicinanza e solidarietà al personale coinvolto nelle efferate violente aggressioni, avvenute a distanza di pochi giorni".
La nota sindacale di denuncia
"Ci domandiamo se tali ricoveri siano appropriati o se vi sia stata una gestione inadeguata dei pazienti", continua la comunicazione sindacale. "Purtroppo, episodi di questo genere sono sempre più frequenti nel settore sanitario, mettendo a rischio l’incolumità fisica dei lavoratori e compromettendo la qualità dell’erogazione dei servizi aziendali".
Per cercare di risolvere la situazione, Coppia, a nome del sindacato e a tutela dei lavoratori, chiede "con urgenza l’attivazione di un Tavolo sulla Sicurezza aziendale che coinvolga la Direzione Generale, gli RLS aziendali e le Organizzazioni Sindacali, al fine di affrontare e risolvere questi esecrabili atti ai danni delle nostre e dei nostri colleghi".