San Zenone, treni in ritardo a causa degli spacciatori: arrestati grazie alle denunce dei pendolari
Treni in costante ritardo e binari affollati da persone che li attraversavano senza badare alle conseguenze. Nella stazione di San Zenone al Lambro i pendolari erano abituati a dover perdere qualche treno o salire su un convoglio e restare fermi alla banchina a causa dei pusher che si riunivano per trafficare con la droga. Così, un gruppo di lavoratori e di residenti della zona li ha fatti arrestare.
Pendolari fanno arrestare spacciatori
Due cittadini marocchini e un italiano sono stati arrestati dalla polizia su richiesta della Procura di Lodi e rispettiva convalida del fermo del giudice per le indagini preliminari. Una quarta persona è stata denunciata: pare essere il conducente di un taxi. I fatti risalgono a sabato 21 novembre quando gli agenti della polizia ferroviaria sono entrati in azione mettendo fine all'attività criminale che, a causa del continuo viavai sui binari, provocava ritardi nella circolazione ferroviaria e nella gestione dei treni da parte del personale incaricato. I due cittadini di origine marocchina, entrambi di 27 anni, sono stati portati nel carcere di Lodi mentre il terzo uomo, un italiano di 40 anni, è stato messo ai domiciliari. Il conducente del taxi, al contrario, un 54enne della zona, sarebbe stato denunciato in stato di libertà ma sottoposto all'obbligo di firma. L'uomo è accusato di aver usato l'auto di servizio per condurre gli altri indagati sul luogo di lavoro. Le operazioni della polfer hanno poi portato al sequestro di undicimila euro in contanti e nove telefoni cellulari, utilizzati per contattare i clienti e darsi appuntamento nella stazione si San Zenone al Lambro.