San Siro è in vendita, il sindaco Beppe Sala: “Entro l’estate un’offerta, nel 2030 il nuovo stadio”

L'obiettivo è "vendere entro le vacanze estive". Sono queste le parole utilizzate dal sindaco di Milano, Beppe Sala, per annunciare che lo stadio di San Siro sarà venduto, questa volta sembra sul serio.
Il Comune si aspetta che arrivi un’offerta d’acquisto, accompagnata da un nuovo piano di fattibilità tecnica ed economica che metta insieme costi e intenzioni delle due squadre interessate all'acquisto entro l'estate. "Ci aspettiamo un’offerta che è da un lato economico — finanziaria, mentre dall’altro dice che cosa bisogna fare", ha spiegato il sindaco in diretta su Radio Rtl 102.5. Un'offerta che, però, non dovrà essere troppo lontana dai 197 milioni stabiliti dall’Agenzia delle Entrate, con la detrazione dei costi di bonifica come prevede la legge stadi.
Una volta ricevute le offerte, "studieremo la proposta e verificheremo che sia in linea", ha continuato Sala. "La legge ci dice che, avendo in mano un’offerta, dovremo comunque fare un bando". Una gara pubblica da 30, 45 giorni che dovrà, però, avere un presupposto: lo spazio dovrà essere dedicato al calcio. "A quel punto potremo partire con la trattativa privata per allineare il tutto". L'obiettivo? "Vendere entro le vacanze estive", ha risposto il sindaco di Milano. Dopodiché, fino al 6 febbraio 2026 non succederà nulla perché lo stadio ospiterà la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali. In seguito, "le squadre inizieranno a costruire un nuovo stadio di fianco a San Siro, ci vorrà qualche anno, e quando sarà pronto, rigenereranno San Siro". Il Meazza, infatti, sarà destinato a vivere fino al 2030, anno in cui scadrà l'attuale concessione.
Insieme alle offerte, come anticipato, è atteso anche un nuovo piano di fattibilità. Questo perché, a essere venduto, non sarà soltanto lo stadio ma tutta la Grande funzione urbana San Siro, ovvero all'incirca 280 mila metri quadrati di aree. In particolare, il nuovo impianto avrà oltre 71 mila mila posti e, secondo i progetti, sarà circondato da aree verdi. Infine, l’obbligo di riqualificare il Meazza, con una parte da demolire e una, più ridotta, da conservare. L’investimento complessivo si aggira intorno a un miliardo di euro. I soldi incassati dalla vendita del Meazza dovranno, però, essere destinati all’edilizia popolare da una parte e al Piano casa dall’altra, in modo tale che possano portare benefici diretti alla città.