Samuele, in piazza contro lo stop al Ddl Zan: “Pestato per strada, sento il bisogno di una tutela”
Tra le diecimila lucine che hanno rischiarato la notte di Milano, protestando contro lo stop del Senato al Disegno di legge Zan contro l'omotransfobia, c'era anche quella di Samuele Vegna, 25enne studente universitario. "Tre anni fa sono stato pestato per strada, tra l'altro in pieno giorno", ha ricordato Samuele a Fanpage.it. Il motivo del pestaggio? "Avevo i capelli argento e a un ragazzo gli dissi: ‘Stai attento col cellulare che mi stai per venire addosso'. E questo mi ha detto ‘fro.. di merda' e mi ha picchiato".
Samuele ha passato un mese in ospedale con la mascella fratturata
Samuele, che trovò poi il coraggio di denunciare pubblicamente l'accaduto pubblicando una foto con i segni del pestaggio, ha dovuto passare un mese in ospedale, con la mascella sinistra fratturata. Da qui tutta la sua delusione per l'approvazione della "tagliola" che ha di fatto affossato il Ddl Zan al Senato, approvazione accolta tra gli applausi di una parte dei senatori: "Sento, forse anche più degli altri, il bisogno di una tutela e di un'aggravante per i crimini d'odio che in questo Paese sono sempre più diffusi e senza questa legge sono anche meno denunciati", ha detto il ragazzo a Fanpage.
Dall'aggressione di Samuele sono passati tre anni, ma niente è cambiato
Tre anni fa proprio la storia di Samuele, assieme a quelle di tanti altri ragazzi picchiati per il loro orientamento sessuale, aveva costituito l'ennesima occasione per l'Arcigay di Milano per chiedere al Parlamento l’approvazione di una legge contro l’omotransfobia. Da quel giorno sono passati però tre anni, e la risposta del Parlamento sono stati gli applausi di un pezzo del Senato per lo stop al Ddl Zan.