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Salvini vuole la centrale nucleare in Lombardia: silenzio, imbarazzo e alcuni no dei sindaci leghisti

C’è chi risponde con un secco “no”, chi sceglie per il silenzio e chi analizza più accuratamente le parole del leader della Lega. Queste le reazioni dei molti sindaci della Lombardia, per lo più leghisti, alle parole del leader della Lega Matteo Salvini che questa mattina ha dichiarato: “Se metterei una centrale nucleare in Lombardia? Che problema c’è”. Per alcuni rappresentanti del Carroccio nelle amministrazioni comunali “è buon senso valutare tutte le alternative”.
A cura di Giorgia Venturini
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Hanno sollevato polemiche le parole di questa mattina del leader leghista Matteo Salvini che in una trasmissione di Radio Rai ha dichiarato: "Se metterei una centrale nucleare in Lombardia? Che problema c’è". Parole subito riprese e confermate anche dalla vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti che a Skytg24 ha dichiarato: "Un nucleare verde, sicuro, credo sarebbe una buona cosa, non solo per la Lombardia ma per l'Italia". E poi ha aggiunto: "Il nucleare ha fatto grandissimi passi avanti" e potrebbe essere anche "un modo per non pagare bollette che continuano a crescere". Certo è che non tutti i sindaci, quelli leghisti compresi, sarebbero ben felici di ospitare una centrale nucleare proprio nel loro comune. Insomma, una considerazione che la politica regionale è pronta a valutare ma non sono dello stesso pareri molti dei primi cittadini che a pochi giorni della elezioni comunali non voglio neanche solo pronunciare la parola "nucleare" prima che "venga fraintesa e strumentalizzata in vista dell'election day". Il secco "no" a una centrale di questo tipo nel proprio territorio arriva dal sindaco leghista Lorenzo Olivari di Quinzano D'Oglio, in provincia di Brescia, e il primo cittadino sempre della coalizione di centrodestra Luca Veggin di Carate Brianza, in provincia di Monza, che azzarda: "No, di getto chiunque direbbe di no. Anche se è giusto precisare che le centrali nucleari non sono più quelle di una volta. Certo è che si punta sempre a recuperare energia in modo più green e meno invasivo".

Assessore di Monza: Bisogna sceglie nel caso il luogo più indicato

Tanti i sindaci sollecitati da Fanpage.it che hanno scelto il silenzio o hanno provato imbarazzo perché in molti casi non erano a conoscenza delle dichiarazioni di questa mattina del leader della Lega. "Parole che però vanno contestualizzate", dicono in molti. Per l'assessore alla Sicurezza di Monza Federico Arena "è buon senso valutare tutte le alternative". O meglio, "Salvini oggi ha aperto una discussione sul rincaro delle bollette. Così tra le alternative ha proposto una centrale nucleare". E poi Arena tiene a precisare: "Monza non potrà mai ospitare una centrale di questo tipo perché è una delle zone della Lombardia più densamente urbanizzata. Non ha le caratteristiche tecniche. Bisogna scegliere il luogo più indicato".

Fontana: Non è più il nucleare di Chernobyl

Durante la giornata sull'argomento è intervenuto anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: "Credo che sia giusto, come sta facendo la Lega, studiare, approfondire e controllare, come poter andare in questa direzione. Non è più il nucleare di Chernobyl, bisogna avere il coraggio di spogliarci dalle ideologie e guardare alla realtà e al mondo che cambia e che è andato avanti con le tecnologie". E allora "perché dobbiamo a priori escludere una possibilità che risolverebbe grandi problemi per il nostro Paese?" si è chiesto Fontana. Mentre l'opposizione in consiglio regionale e alcuni senatori del Partito democratico hanno già espresso perplessità e alcuni hanno criticato aspramente le parole del leader del Carroccio. E poi c'è chi come il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio Regionale Massimo De Rosa incalza Salvini: "Vuole le centrali nucleari in Lombardia? Ci dica dove la costruirebbe". E la risposta potrebbe far preoccupare ancora di più i sindaci lombardi.

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