“Saltiamo nel vuoto per far sorridere i bambini malati”, l’impresa dei supereroi acrobatici in ospedale
All’ospedale Niguarda di Milano sembra un sabato pomeriggio come tanti. Uguale al venerdì, al giovedì, al mercoledì, al martedì, al lunedì e alla domenica. Dove la routine quotidiana scorre lenta come le gocce che, una alla volta, dalla flebo entrano in braccia che dovrebbero essere altrove. A tirare un pallone o a scrivere e disegnare sui banchi di scuola. Ma qualcuno batte sui vetri delle finestre: “Guarda mamma, è Ulk!”
“L’adrenalina non è il salto dal tetto”
Sono i super eroi acrobatici, ragazze e ragazzi da tutta Italia, che nel tempo libero saltano dai tetti degli ospedali pediatrici per rubare sorrisi. “È un’emozione fortissima – dice Fabio Andreoli, vestito da Spiderman -, ma l’adrenalina non è perché ti cali dal tetto, è perché vedi le loro facce stupite e felici”. “Un bambino mi ha scambiato per Flash – ride Amedeo Celano -, peccato che fossi vestito da Daredevil, ma sono gli inconvenienti del mestiere!”.
“Sono i bambini i veri eroi”
E così, per qualche ora, nel reparto di pediatria del Niguarda entrano eroi mascherati, stavolta non con il camice bianco, ma con le sembianze dei protagonisti che i piccoli guardano con ammirazione nei cartoni animati in tv. “Momenti come questi sono fondamentali – spiega Nicola Tovaglieri, pediatra al Niguarda -, soprattutto perché da ormai due anni e mezzo l’ambiente ospedaliero è sottoposto a svariate restrizioni anti Covid, che rendono ancora più monotona, e talvolta difficile, la degenza. Io penso che i veri eroi siano i nostri piccoli pazienti, hanno un coraggio e una forza incredibili”.
La storia di Gabriele
Un pomeriggio di gioia regalato dall’associazione Super eroi acrobatici in occasione del compleanno di Gabriele, nato nel 2017 senza l’udito e con una malattia rarissima, la Sifd, anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B. “Abbiamo trascorso due anni in ospedale – racconta la mamma del piccolo, Filomena Rinaldi, che insieme al marito ha dato vita all’associazione Gabry little hero -. È stata davvero dura, ma per fortuna nel 2019 Gabriele ha ricevuto il trapianto di midollo e oggi sta meglio, lui è il nostro super eroe”.