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Salò revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, il sindaco: “Nessuno del centrodestra ha votato a favore”

Il Comune di Salò (Brescia) ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. il sindaco Francesco Cagnini a Fanpage.it: “Nessuno del centrodestra ha votato a favore. Non è necessario schierarsi per ribadire i principi della Costituzione”.
A cura di Enrico Spaccini
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Francesco Cagnini, sindaco di Salò (foto da Facebook) e Benito Mussolini (foto da Getty)
Francesco Cagnini, sindaco di Salò (foto da Facebook) e Benito Mussolini (foto da Getty)

Con 12 voti favorevoli, un astenuto e tre contrari, il Consiglio comunale di Salò ha revocato la cittadinanza onoraria che era stata conferita nel 1924 a Benito Mussolini. "Non è un modo per cancellare la storia", ha dichiarato il sindaco della cittadina che si affaccia sulla sponda bresciana del lago di Garda, Francesco Cagnini, "ma affrontarla per quello che merita e aggiungere una nuova pagina che dimostra che le idee rappresentate da quel provvedimento non hanno più spazio nell'Italia e nella Salò di oggi". Come ha raccontato a Fanpage.it, l'intenzione del primo cittadino eletto con una lista civica era di "vivere un momento di unificazione sotto i principi fondamentali dalla Costituzione", anche se le polemiche non sono mancate.

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Possiamo definire come "storico" il passo compiuto da Salò nella seduta del 26 febbraio?

Più che storico, lo definirei simbolico. Nelle ultime settimane non abbiamo mai fatto dichiarazioni fuori dal Consiglio comunale per rispetto dell'istituzione e perché le cose da fare in Comune sono sempre tante. Non ci siamo fatti distrarre da quello che, in fine dei conti, era uno dei dieci punti di cui abbiamo discusso ieri. Sicuramente è stato un passo importante.

Cosa significa per Salò revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini, che in questa città nel 1943 aveva creato la Repubblica sociale italiana?

Con questa revoca non intendiamo assolutamente cancellare la storia, né esimerci dal farci conti. La nostra volontà è di affrontarla per quello che merita, con la volontà di approfondirla, di conoscere e farla conoscere sempre meglio a studenti, cittadini e turisti. È un gesto che ha il compito di costruire consapevolezza e riflessione su ciò che il fascismo è stato per l’Italia e per Salò, ricordando che questi valori non hanno più cittadinanza nell’Italia di oggi.

Durante il suo discorso che ha preceduto la votazione della mozione si sono sentiti alcuni fischi provenire da un gruppo di attivisti di estrema destra che si erano riuniti in piazza. Cosa ha pensato in quel momento?

In tutta sincerità non li ho sentiti, perché arrivavano da fuori l'aula. Io ero in Consiglio comunale e stavo parlando al microfono, quindi non saprei. La cosa che ho ribadito più volte nel mio intervento è che noi non abbiamo voluto vedere in questo passaggio un motivo di contrapposizione, di una parte politica schierata contro un'altra, quanto piuttosto di unificazione per riaffermare i valori e l'amore per la libertà e per la democrazia così come sono rappresentati all'interno della nostra Costituzione. Dobbiamo riunirci sotto questi principi fondamentali, così come ha più volte dichiarato negli ultimi mesi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ci è stato contestato che una lista civica non può affrontare una tematica come questa, perché significherebbe schierarsi politicamente. Come se fosse necessario schierarsi per ribadire i principi e i valori costituzionali che dovrebbero essere condivisi da tutti.

Alcuni esponenti dei partiti di centrodestra (che a Salò rappresentano la minoranza in Consiglio) hanno dichiarato di non essere contro la cancellazione della cittadinanza onoraria di Mussolini anche a Brescia e che non si opporrebbero in caso di mozione. Può essere considerato un segnale significativo?

Facendo i conti, da noi i consiglieri di minoranza sono cinque. Ieri uno era assente, uno si è astenuto e tre hanno votato contro. Quindi comunque a Salò nessuno del centrodestra ha votato a favore. La mozione è passata solo perché la nostra maggioranza ha votato in modo unanime a favore con 12 voti.

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