Roberto Salis: “Ilaria potrebbe tornare in aula in catene, non sappiamo quando uscirà dal carcere”
"Ilaria potrebbe essere ancora detenuta in carcere venerdì, quando ci sarà la terza udienza del processo. Non sappiamo quando uscirà", sono state le parole di Roberto Salis all'Ansa in merito scarcerazione di sua figlia Ilaria: alla maestra 39enne ora candidata alle elezioni europee con Allenza Verdi-Sinistra, che ora rischia fino a 24 anni di reclusione, sono stati recentemente concessi i domiciliari in Ungheria.
"Potrebbe uscire nei prossimi giorni o anche settimana prossima, e quindi venerdì rischia di venire portata in aula ancora in manette e catene", ha detto il padre dell'attivista detenuta da più di un anno a Budapest con l'accusa di aver aggredito alcuni militanti neonazisti. Un'udienza tranquilla, dal momento che verranno sentiti due testimoni e "e tutti in istruttoria hanno dichiarato di non aver visto nulla. Ma siamo in Ungheria e non si sa mai cosa può succedere".
"Non è ancora arrivato il bonifico in Ungheria", sempre Roberto Salis. "Ci possono volere da 3 a 10 giorni. Stiamo aspettando che questo avvenga e che ci sia un interessamento dell'ambasciata per garantire sul fatto che tutti i documenti sono pronti". La somma di denaro, partita dall'Italia, dovrà passare dallo studio dell'avvocato ungherese Gyorgy Magyar e poi al Tribunale della capitale: si tratta della cauzione di 40mila euro chiesta dal Tribunale di seconda istanza di Budapest per far ottenere i domiciliari alla 39enne.
E così, nonostante l'incertezza sulla data di scarcerazione di sua figlia, Roberto Salis è arrivato "con uno spirito ben diverso" questa mattina a Budapest, in compagnia della moglie. "Speriamo finalmente di riabbracciare Ilaria".