Sale sul taxi a Como per andare a Milano, ma il tassista si ferma davanti alla Questura: con sé aveva 7 coltelli
Un 43enne è stato denunciato in stato di libertà dalla polizia per detenzione di armi. L'uomo era salito nella mattinata di venerdì 19 luglio in un taxi a Como perché diretto a Milano. Una volta all'interno dell'auto, il 43enne avrebbe assunto un comportamento instabile, alternando risate a pianti. Il tassista, sentendosi in pericolo, si è fermato davanti alla Questura per chiedere aiuto. Gli agenti lo hanno perquisito, trovandogli addosso in tutto sette coltelli. Il 43enne è stato, poi, accompagnato all'ospedale Sant'Anna di Como, dove si trova in questo momento ricoverato nel reparto di Psichiatria.
Il 43enne era arrivato a Como a piedi
L'episodio è avvenuto intorno alle 11:30 del 19 luglio a Como. Un tassista ha fatto salire a bordo un uomo diretto a Milano, ma sin dai primi istanti mostrava un comportamento instabile. Il passeggero, un 43enne residente in Svizzera, alternava risate a pianti, pronunciando frasi senza senso. Non sentendosi sicuro, il tassista ha deciso di fermarsi davanti alla Questura per chiedere aiuto alla polizia.
Gli agenti, raccolta la segnalazione del conducente del taxi, hanno scambiato alcune parole con il 43enne. L'uomo avrebbe raccontato di essere arrivato dalla Svizzera, ma l'auto l'avrebbe lasciata in una località del Ticino. Dopodiché, avrebbe proseguito a piedi fino a Como.
I sette coltelli
L'uomo, però, mostrava una evidente instabilità emotiva con cambi d'umore repentini. I poliziotti hanno, dunque, deciso di perquisirlo: nei pantaloni aveva foderato un taglierino, in una borsa e addosso aveva in tutto sette coltelli.
Gli agenti lo hanno, quindi, identificato e denunciato in stato di libertà per detenzione di armi. Considerato il suo comportamento, il 43enne è stato accompagnato all'ospedale Sant'Anna per alcuni accertamenti di carattere psichiatrici.