Sale in auto ubriaco con la figlia di 2 anni, poi aggredisce il cognato e un carabiniere: 37enne arrestato

Un 37enne è stato arrestato nel pomeriggio di ieri, domenica 30 marzo, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni nella sua abitazione a Mesenzana (in provincia di Varese). L'uomo, con alle spalle vari precedenti penali, sarebbe uscito in auto con la figlia di 2 anni e, dopo aver bevuto in un bar di Luino, si sarebbe messo a girovagare in auto in evidente stato di ebbrezza. Una volta rientrato, ha trovato i carabinieri ad aspettarlo. Il 37enne avrebbe, quindi, aggredito il cognato e ferito nel parapiglia un carabiniere.
A chiamare i carabinieri è stata la moglie del 37enne nel pomeriggio del 30 marzo. Il marito era uscito di casa con la figlia di 2 anni e da diverso tempo non rispondeva più al cellulare. Alcuni amici avrebbero riferito di averlo visto lasciare un bar di Luino in evidente stato di ebbrezza. Poco dopo l'arrivo di una pattuglia nell'abitazione di Mesenzana per raccogliere informazioni, il 37enne è rincasato e avrebbe iniziato a insultare la moglie e aggredire il cognato che abita al piano inferiore.
Nonostante la presenza delle forze dell'ordine, il 37enne sarebbe riuscito a colpire il cognato. Otto carabinieri della Stazione di Luino avrebbero, infine, fermato l'uomo, anche se nella colluttazione un militare è rimasto ferito. Medicato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni. Il 37enne è stato, poi, condotto in caserma con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
L'uomo è comparso davanti al giudice del Tribunale di Varese nella mattinata di oggi, lunedì 31 marzo, per l'udienza di convalida dell'arresto. Il magistrato di turno in Procura ha chiesto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni alla settimana. Il giudice, però, ha convalidato l'arresto, ma ha deciso di rimettere l'uomo in liberà senza alcuna misura cautelare. La motivazione sarebbe che i suoi precedenti penali risalgono al 2013, perciò non giustificherebbero più un provvedimento.