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Sala dice che sulla sicurezza c’è una campagna contro Milano, ma usa solo il dato che gli dà ragione

Per sostenere che sulla sicurezza ci sia una campagna politico mediatica contro Milano il sindaco Beppe Sala pubblica un solo dato, effettivamente in calo. E tutti gli altri?
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Beppe Sala torna a parlare della sicurezza a Milano e lo fa tramite alcune storie sul suo profilo Instagram. Premette che la sicurezza è "un diritto che va garantito" e ribadisce che è "un tema comune alle grandi città, ma ciò non vuol dire che la questione sia meno importante per Milano". "Però – secondo il sindaco – c'è un'evidente campagna politico mediatica contro la città". E, per sostenere la sua tesi, pubblica la tabella che mostra il numero degli omicidi volontari avvenuti in città dal 1987 a oggi, 15 novembre 2023.

Il dato, ovviamente, è in calo: nel 1987 erano stati 15 gli omicidi, poi ha toccato punte fino a 43 nel 1990 e nel 1992. Quest'anno, finora, sono appena 8. Ma in realtà sono già diversi anni che gli omicidi a Milano non arrivano a due cifre e nel 2016, due anni dopo l'elezione di Sala a palazzo Marino, sono stati appena 6. Insomma numeri più che favorevoli per il primo cittadino e per sostenere la sua tesi: l'emergenza di cui tutti parlano, soprattutto sui social, è solo nella percezione, perché i numeri dicono altro.

Ma il sindaco ha deciso di mostrare i dati relativi esclusivamente a un tipo di reato e, ovviamente, quello che gli dà più ragione. Peraltro il numero degli omicidi risulta in calo non solo a Milano, ma in tutta Italia: secondo un'indagine dell'Eurostat nel 2022 sono avvenuti 309 omicidi volontari rispetto, ad esempio, al picco di 1.916 omicidi nel 1991, con un calo dell'84% in poco più di 30 anni. La virtuosità, quindi, non è una caratteristica prettamente milanese.

Al contrario molti altri dati sono decisamente diversi, come dimostra l'indice della criminalità 2023 pubblicato dal quotidiano Il Sole 24 Ore lo scorso 9 ottobre, che mette Milano al primo posto in Italia per le denunce di furti, rapine e perfino violenze sessuali. Questo dimostra una maggiore attitudine alla denuncia, ma ha anche che queste tipologie di delitti sono effettivamente in aumento. Le violenze sessuali nel 2023 sono 587, l'anno precedente erano 477; le rapine sono 4.123 (di cui 2.713 in pubblica via) mentre nel 2022 erano 3.346 (di cui 2.160 in strada). Ma anche i danneggiamenti sono passati dai 27.710 del 2022 a 29.720 del 2023, così come le percosse che passano da 1.165 a 1229 quest'anno.

I dati sono molti altri, la maggior parte altrettanto negativi e qualcuno anche positivo. Ma Sala preferisce citarne solo uno, ovviamente positivo, per poi poter dire: "Che ci sia una campagna mediatica contro il sindaco ci sta. Ma chi per calcolo politico attacca Milano fa un danno ai tanti che grazie all'attratività della città lavorano o comunque costruiscono le basi per la propria vita". E così prova a compattare i suoi concittadini, raccontando una parziale verità.

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Giornalista dal 2012, attualmente sono capo area Milano a Fanpage.it. Già direttore responsabile di Notizie.it, lavoro nell'editoria digitale dal 2009. Docente e coordinatore dell'Executive Master in Digital Journalism dell'Università Umanitaria. Autore di tre libri inchiesta sulla criminalità organizzata. Nel 2019 ho vinto il "Premio Europeo di Giornalismo Giudiziario e Investigativo".
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