Sabrina Peron, la prima donna ad attraversare la Manica: “La passione per il nuoto? Nata in Sicilia”
14 ore e 46 minuti: è questo il tempo impiegato da Sabrina Peron nell'attraversare la Manica. Una bracciata dopo l'altra, l'avvocato 55enne di Milano è riuscita a conquistare il Triple Crown, riconoscimento piuttosto prestigioso tra i nuotatori. Fino a questo momento, l'unico ad averlo ottenuto in Italia è un uomo, uno dei motivi che ha ulteriormente spinto Sabrina ad affrontare questa sfida, come da lei stesso ammesso a Fanpage.it.
Sabrina Peron, il mare della Sicilia ha alimentato il mio amore verso il nuoto
"Mia madre era originaria della Sicilia e ogni estate andavamo lì a casa dai nonni. E così, in quelle acque, è nata la mia passione per il mare e per il nuoto", ha raccontato la nuotatrice. Nonostante la determinazione e il coraggio, Sabrina quando racconta della sua impresa ha toni pacati e tranquilli. Impossibile non percepire la sua calma e pace che probabilmente è tipica di chi passa tante ore in acqua. Avvocato di Milano, Sabrina ha passato la sua infanzia tra le spiagge siciliane e le piscine milanesi, fin quando, nel 2009, ha deciso di osare un po' di più e intraprendere la traversata dello Stretto di Messina. "Mi sono detta: vorrei proprio fare questa cosa di attraversare lo Stretto. Da lì, detto fatto. E poi, una volta completata la traversata, ho detto sai che c'è? Questa cosa è proprio bella. E così è iniziata questa passione", ha raccontato a Fanpage.it.
Un amore che l'ha portata a compiere anche la traversata dello Stretto di Catalina in California e poi la Twenty Bridges nell'Isola di Manhattan. "Mancava solo la traversata della Manica per ottenere il riconoscimento Triple Crown – continua Sabrina nel suo racconto – in Italia lo ha solo un nuotatore e nessuna nuotatrice e quindi ho detto vabbé facciamo anche La Manica così vado a prendermi questo riconoscimento", racconta con grande naturalezza.
Traversata della Manica, la preparazione di due anni alla piscina Gonzaga
Dietro la semplicità e la spontaneità di Sabrina però ci sono ore di allenamenti, e per questa maratona ha iniziato a prepararsi due anni fa: "È una bella sfida con sé stessi, ma non si può improvvisare in pochi mesi – ha spiegato – mi sono preparata alla piscina con la squadra master del Gonzaga Sport Club di Milano. Con il coach Paolo Felotti mi allenavo per un'ora e mezza o poco più. Sono abbastanza abituata a stare per tanto tempo in acqua, ma questo è stato il lasso di tempo più lungo". Ma oltre alla forza fisica Sabrina spiega che è necessario mantenere i nervi saldi: "Arrivano momenti di crisi o di difficoltà in mare ma tu non devi mai cedere né arrenderti. Durante la traversata ho trovato mare mosso e dovevo stare molto attenta alle onde. Magari tiravo su la testa per respirare e bevevo l'acqua del mare. Cercavo quindi di stare attenta ai movimenti, ma dall'altra parte la testa pensava a mille cose diverse. Era un continuo accavallarsi di pensieri ed emozioni".
Traversata di Sabrina Peron, i complimenti del sindaco Beppe Sala
L'impresa ha avuto inizio intorno alle 2 di notte del 6 settembre ed è finita alle 16.45 circa del 7 settembre. A complimentarsi per la forza, costanza e bravura di Silvia anche il sindaco di Milano, Beppe Sala con un post sul suo profilo Facebook. L'avvocato milanese si è detta felice dei suoi complimenti: "Ero in aeroporto che aspettavo il volo per rientrare e a un certo punto ho visto questo post e ho detto ‘son proprio io. Sta parlando di me e quindi è stata una bellissima sorpresa'".