Sabato i funerali di Simone Stucchi, il ragazzo 22enne ucciso a coltellate un mese fa in una rissa
Si terranno a Vimercate il prossimo sabato, 30 ottobre, i funerali di Simone Stucchi, il ragazzo di soli 22 anni ucciso in una rissa a Pessano con Bornago. Un mese è passato dal 29 settembre, giorno in cui Simone venne ucciso a coltellate in una rissa tra due diversi gruppi di giovani, uno di Vimercate e l'altro di Pessano. Trenta le persone indagate per la rissa in cui è morto il 22enne: tra loro sarebbe già stato individuato anche chi materialmente colpì con la coltellata letale il ragazzo, figlio di edicolanti molto noti a Vimercate. Tutti gli indagati rispondono al momento di rissa aggravata: per il presunto autore della coltellata l'accusa sarà invece di omicidio, e altre persone potrebbero trovarsi a rispondere di omicidio in concorso.
Trenta i ragazzi indagati per la rissa: tra loro anche l'omicida di Simone
Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Pioltello hanno richiesto diverso tempo soprattutto per il numero di soggetti coinvolti: solo la scorsa settimana è stata svolta l'autopsia sulla salma del 22enne, avvenuta senza alcun perito di parte degli indagati. Per i risultati bisognerà attendere massimo 60 giorni, ma intanto la magistratura ha dato il nulla osta per i funerali, che si terranno alle 11 nella chiesa principale di Vimercate, cittadina in provincia di Monza e Brianza in cui Simone abitava con i suoi genitori.
Il papà e la mamma di Simone hanno chiesto ai suoi amici di evitare vendette: più che una rissa pianificata hanno parlato di un appuntamento che i due gruppi di ragazzi si erano dati per chiarire qualche screzio. Ciò che Simone ignorava era che i giovani dell'altro gruppo fossero armati di coltelli: "Nostro figlio non era un ragazzo che cercava lo scontro e chi lo incontrava lo vedeva sempre con il sorriso, in piazza come in edicola – avevano raccontato i genitori al quotidiano locale "Il Cittadino" -. Era sicuramente molto vivace, sicuramente le sue goliardate le faceva, ma non era certo un violento, anzi rispettava tutti". Saranno in tanti, sabato, a dargli l'ultimo saluto.