Ruby Ter, la pm: “Fatto storico che avesse schiave sessuali, Berlusconi ora è solo un grande anziano”
"Poteva avere il mondo ai suoi piedi". Oggi, però, è solo "un grande anziano, malato. Se un processo può arrivare a una pronuncia di primo grado dopo otto anni, vuol dire che il sistema ha fallito". Con queste parole la procuratrice aggiunta di Milano, Tiziana Siciliano, ha iniziato il 18 maggio la sua requisitoria nel processo sul caso Ruby ter. Tra i 29 imputati, anche l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la stessa Karima El Mahroug, conosciuta in quel periodo come "Ruby". Alla requisitoria della procuratrice Siciliano e del pubblico ministero Luca Gaglio sarà dedicata anche l'udienza del 25 maggio, poi sarà il turno degli avvocati e delle arringhe difensive in calendario a settembre.
La richiesta della procuratrice generale Siciliano
Le indagini si chiusero nel 2015. Agli imputati sono contestati i reati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. La richiesta mossa da Siciliano è quella che l'ordinanza emessa dai giudici riguardo la posizione delle "olgettine" venga revocata o modificata "in via subordinata". Come ricordato dal procuratrice, il 3 novembre 2021 il Tribunale sollevò "un profilo di inutilizzabilità delle posizioni testimoniali" delle ragazze ospitate nella villa di Arcore. Secondo i giudici, che hanno accolto la richiesta della difesa del presidente Berlusconi, le "olgettine" dovevano essere sentite in quanto indagate, e non come testimoni: perciò, tutto quello che hanno detto non può essere utilizzato nel processo. Nella sua requisitoria, Siciliano domanda se "queste signore avevano davvero la posizione di indagate sostanziale?". La procuratrice dice di ricordare come andarono le cose e si dice convinta di aver agito nel modo più corretto e che non c'era nessun elemento che consentisse l'iscrizione delle ragazze nel registro degli indagati. "Non avevano neanche un'operazioncina sospetta, non c'era niente. Su cosa avremmo dovuto iscriverle?".
Le sentenze consegnate alla storia
La procuratrice Siciliano ha poi continuato la sua requisitoria ripercorrendo le vicende giudiziarie del leader di Forza Italia: "Ospitava un gruppo di odalische, schiave sessuali che a pagamento lo divertivano, allietavano le sue serate". Si tratta di una realtà "già consegnata alla storia – ha sottolineato Siciliano – questi fatti, chiusi con sentenza passata in giudicato, sono stati cristallizzati come fatto storico: l'attività di un consolidato sistema prostitutivo". Sentenze che la procuratrice considera come "dato inoppugnabile" il fatto che entrino "a far parte del processo di cui trattiamo". Prima di terminare il proprio intervento, Siciliano ha voluto precisare quelli che sono i soggetti in gioco nel processo Ruby ter. Da un lato, un uomo che rientra tra le persone "più ricche del mondo", che è stato alla "Presidenza del Consiglio", che "aveva il potere di modificare lo Stato", e che ormai è solo "un anziano malato". Dall'altro, "un gruppo di donne la cui caratteristica principale, causativa dei guai, è la bellezza ormai passata".