Ruby Ter, Silvio Berlusconi e il cantante Apicella assolti dall’accusa di corruzione
"Il fatto non sussiste". Con questa motivazione, il pubblico ministero Roberto Felici ha chiesto l'assoluzione con formula piena per Silvio Berlusconi per un'accusa di corruzione nel filone del processo Ruby Ter. Richiesta poi accolta dai giudici del Tribunale di Roma che hanno fatto cadere le accuse.
Il leader di Forza Italia era accusato, insieme al cantante napoletano Mariano Apicella di corruzione in relazione alla falsa testimonianza dello stesso Apicella sulle feste organizzate ad Arcore.
La soddisfazione dell'ex premier
"Sono contento e soddisfatto", ha commentato Berlusconi parlando al telefono con i suoi difensori, "apprezzo anche che lo stesso pubblico ministero abbia chiesto l'assoluzione".
Per la difesa dell'ex premier quella pronunciata oggi al Tribunale di Roma "è una sentenza ineccepibile". L'avvocato Franco Coppi ha ribadito come "non c'era assolutamente alcuna prova di accordi corruttivi e la formula assolutoria perché il fatto non sussiste parla da sola".
"È una buona notizia per tutti", ha commentato il ministro Antonio Tajani una volta appresa la notizia dell'assoluzione del leader di Forza Italia. Tajani, che di Fi è coordinatore, ha anche ribadito come "non avevamo dubbi sulla sua innocenza".
Le verifiche sui versamenti
Le indagini condotte dal pm romano Felici avrebbero, invece, verificato che quei versamenti considerati sospetti (dal valore di 157mila euro) che avrebbero dovuto riguardare il 2012, in realtà "risalgono di gran lunga a prima quindi è difficile immaginare che siano dovuti alla presunta falsa testimonianza". Inoltre, tra Berlusconi e Apicella "c'era un rapporto amichevole di lunga durata".