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Rubano su un’ambulanza mentre i volontari stanno soccorrendo una persona: “Ora avremo un mezzo in meno”

I volontari della Croce rossa hanno lasciato incustodita l’ambulanza per effettuare un intervento di pronto soccorso. Qualcuno ne ha approfittato per rubare il defibrillatore e un elettrocardiografo.
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Immagine di repertorio
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Alle prime ore di mercoledì 24 gennaio, l'equipaggio di un'ambulanza della Croce rossa di Legnano era impegnata in un intervento a Canegrate, in provincia di Milano. Mentre i tre volontari del 118 erano impegnati a soccorrere il paziente, hanno lasciato incustodita la vettura e qualcuno ne ha approfittato per intrufolarsi e rubare il defibrillatore e un elettrocardiografo. I volontari non potevano crederci, eppure non è neanche la prima volta che succede.

A denunciare l'accaduto è la stessa sezione della Croce Rossa di Legnano, che in una nota ha spiegato: "Hanno rubato un defibrillatore e un elettrocardiografo mentre i tre volontari erano in casa della persona da soccorrere. Quando sono tornati sul mezzo e hanno visto che mancavano i due strumenti, in un primo momento hanno pensato di averli dimenticati nella casa dove avevano effettuato l’intervento, quindi sono tornati a controllare. A quel punto hanno capito la verità".

Mentre gli operatori, tutti volontari, stavano quindi realizzando un intervento, qualcuno ne ha approfittato per rubare dall'ambulanza quello che poteva prendere velocemente. Secondo la Corte rossa il gesto criminale è "frutto di ignoranza, perché il mercato dei defibrillatori e degli ecocardiografi usati non è certo così fiorente da garantire introiti notevoli a chi cercherà di rivendere gli strumenti".

Mentre per loro non sarà facile sostituire gli strumenti sulla vettura di pronto soccorso: "il defibrillatore è facilmente sostituibile, dato che di recente ce ne sono stati donati cinque, ma per l’elettrocardiografo il discorso è purtroppo più complesso. Serviranno settimane e un investimento di circa tremila euro per acquistarne uno nuovo. Il che significa che per il momento uno dei nostri mezzi non può essere operativo". E questo ovviamente andrà a danno di tutta la comunità.

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