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Rubano i portafogli dagli armadietti di piscine e palestre per giocare al bingo, due arresti

Due persone sono state arrestate con l’accusa di aver scassinato gli armadietti dei centri sportivi della provincia di Monza e della Brianza. Rubavano i portafogli dei clienti e utilizzavano contanti e bancomat per giocare nelle sale slot e al bingo.
A cura di Fabio Pellaco
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Immagine di repertorio
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Entravano all'interno degli spogliatoi dei centri sportivi di Monza e della Brianza, aspettavano di trovarsi da soli e poi facevano razzia di quanto trovavano negli armadietti. Due persone sono finite in manette con l'accusa di aver rubato e poi utilizzato i bancomat dei malcapitati utenti. Il soldi sottratti ammonterebbero a circa 3mila euro e venivano utilizzati in sale slot e bingo.

Rubavano i portafogli chiusi negli armadietti

Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Monza hanno permesso di scoprire dieci furti all'interno dei centri sportivi della provincia. I due indagati, residenti nel Monzese e già noti alle forze dell'ordine, avrebbero agito con un metodo collaudato.

Le loro vittime erano i clienti di piscine, palestre e centri sportivi. Mentre uno dei due aspettava in auto all'esterno della struttura, l'altro riusciva a entrare grazie a sotterfugi oppure chiedendo al personale di usufruire di un ingresso di prova. Una volta negli spogliatoi, scassinava gli armadietti e rubava i portafogli lasciati dai clienti con all'interno contanti e carte di credito.

Ad attenderlo all'uscita c'era il complice, al volante di autovetture sempre diverse noleggiate appositamente per portare a termine i furti. I soldi ricavati dai colpi venivano subito utilizzati dai due in sale slot, bingo e in altri negozi.

I due indagati avrebbero compiuto dieci furti

Gli inquirenti sono riusciti a risalire agli autori dei furti grazie all'analisi delle telecamere installate all'interno dei centri sportivi, dei movimenti delle carte di credito sottratte e dalla geolocalizzazione delle auto prese a noleggio. La Procura ha ricostruito dieci furti e sei casi di indebito prelevamento dalle carte di credito per un importo complessivo di circa 3mila euro. I due indagati sono stati condotti in carcere con l'accusa di furto aggravato e indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.

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