Rubano bagagli griffati dei passeggeri scambiandoli nei treni, in 2 mesi a segno più di 12 colpi

La tecnica usata dai tre era sempre la stessa, semplice ma efficace. Arrivavano alla stazione Centrale di Milano in treno in mattinata con borse e zaini di marca vuoti, per poi risalire sul Frecciarossa diretto a Roma. Una volta saliti, individuavano la vittima e appoggiavano accanto al suo bagaglio, riposto sulle cappelliere, quello che si stavano portando dietro loro. Dopo pochi chilometri di corsa, scendevano a Rogoredo e, invece di riprendere la borsa o lo zaino con cui erano saliti, si portavano via quello pieno di uno dei passeggeri.
Secondo gli investigatori, i tre uomini arrestati martedì scorso, 24 gennaio, in questo modo avrebbero portato a termine almeno una dozzina di colpi tra dicembre e gennaio. Nella perquisizione dei due appartamenti in cui avevano nascosto la refurtiva, è stata trovata merce per un valore che si aggira intorno ai 100mila euro. Un 23enne, un 32enne e un 52enne, tutti pregiudicati algerini, sono stati arrestati per furto aggravato.
Le prime segnalazioni dei passeggeri del Frecciarossa
La prima denuncia risale a dicembre scorso. Un viaggiatore salito sul Frecciarossa Milano-Roma di mezzogiorno una volta arrivato nella capitale non ha più trovato la sua valigia firmata Louis Vuitton da 10 mila euro (contenuto compreso). Pochi giorni dopo, un'altra denuncia molto simile. In quel caso il bagaglio griffato conteneva anche dei gioielli, per un valore totale di circa 4mila euro.
A quel punto, la polizia Ferroviaria ha controllato le telecamere, le quali avevano immortalato uno dei sospettati intento a rubare una valigia mentre gli altri due lo seguono a stretto giro scendendo a Rogoredo.
L'arresto in flagranza e la perquisizione degli appartamenti
Martedì scorso sono stati, infine, individuato alla stazione Centrale di Milano. I tre hanno messo in atto, con successo, lo stesso piano di sempre ma, una volta scesi a Rogoredo, ad aspettarli c'erano gli agenti della Polfer. Dalle indagini è emerso che i tre vivono a Torino, in due appartamenti che sono stati poi sequestrati.
Durante la perquisizione sono state trovate borse Louis Vuitton, zaini Montblanc, Dolce e Gabbana, Moschino. Poi ancora 13 anelli in oro, 16 paia di orecchini, collane, occhiali di marca, orologi. E numerose custodie vuote, probabilmente il contenuto era già stato rivenduto, oltre a 30mila euro in contanti. Il sospetto degli investigatori è che, vista la semplicità e la rapidità di esecuzione, i tre abbiano messo a segno colpi simili anche in altre città.