Rubano 63 auto in poco più di un mese e le rivendono in Puglia: arrestate 10 persone
In poco più di un mese una banda composta da dieci persone è riuscita a rubare 63 auto e a rivenderne 46. I carabinieri sono riusciti ad arrestarli lo scorso sabato mattina, 20 gennaio, tra le province di Milano, Foggia e Lecco su disposizione del gip del Tribunale di Milano Lorenza Pasquinelli. D'età compresa tra i 21 e i 58 anni, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di autovetture. Nove di loro sono stati condotti in carcere, mentre per uno sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Il gruppo comandato da Michele Giardinelli
Le indagini dei carabinieri delle Stazioni di Cornaredo e Settimo Milanese sono iniziate lo scorso 18 luglio in seguito al furto di un veicolo avvenuto proprio nell'ultimo comune. Gli accertamenti investigativi che sono stati svolti in seguito hanno permesso di accertare l'esistenza di un sodalizio criminale di cui facevano parte alcuni soggetti gravitanti nell’hinterland milanese e altri “in trasferta” da Cerignola (in provincia di Foggia).
A capo delle operazioni c'era Michele Giardinelli, un 28enne foggiano pregiudicato che quando andava a Milano alloggiava al Dream's Hotel, che non registrava il loro soggiorno in modo da rendere più difficile la sua identificazione. Era Giardinelli che, a rotazione con tre complici, partiva con una macchina "pulita" da un box in via Neera, dove custodivano anche l'attrezzatura usata per rubare le auto, per effettuare i primi sopralluoghi.
Come avvenivano i furti e la vendita delle auto rubate
Una parte del gruppo, hanno ricostruito i carabinieri, si occupava infatti di ricevere gli ordini dei veicoli da rubare che arrivavano dalla Puglia. Dopodiché, una volta individuata la vettura richiesta, realizzava il furto grazie alla clonazione delle chiavi wireless e portava l'auto a Figino dove veniva sottoposta alla bonifica: rimozione del sistema di rilevamento gps e disattivazione degli allarmi.
Gli altri, invece, erano chiamati gli "staffettisti" e trasportavano per un compenso di 700 euro ciascuna le auto rubate dall’hinterland milanese a Cerignola per poi consegnarle ai clienti. Con questo sistema, il gruppo ha messo in atto 63 furti nel periodo compreso tra il 27 agosto e il 6 ottobre.