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Ruba sei defibrillatori e li rivende a 800 euro l’uno, incastrato da un annuncio sui social

Un 43enne di Legnano (Milano) ha provato a rivendere uno dei 6 defibrillatori rubati in città nel weekend tra il 15 e 17 settembre. All’incontro con il cliente, però, c’erano anche i poliziotti in borghese che lo hanno fermato e indagato per furto e ricettazione.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un 43enne residente a Legnano (nella Città Metropolitana di Milano) è indagato perché ritenuto responsabile del furto e della ricettazione di uno dei sei defibrillatori automatici che sono scomparsi lo scorso weekend, tra il 15 e il 17 settembre. L'uomo è stato individuato grazie a un annuncio pubblicato sia sui social che su diversi siti di vendita online in cui mostrava il prodotto e ne illustrava le caratteristiche. Una volta mostrato interesse per il defibrillatore, è stato organizzato un incontro al quale, però, hanno partecipato anche gli agenti della polizia.

L'annuncio di vendita sui social

La denuncia per furto era stata sporta lunedì 18 settembre dal presidente dell'associazione ‘Sessantamilavitedasalvare Altomilanese odv', Mirco Jurimovich, il quale ha anche fornito precise informazioni dei sei defibrillatori automatici scomparsi dalle loro teche. Cercando nei vari social e nelle pagine di vendita di prodotti online, gli agenti della polizia di Stato hanno notato un annuncio che presentava la foto di sei defibrillatori e la loro descrizione.

Poiché caratteristiche, modello e tipologia corrispondevano a quelli sottratti, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio, i poliziotti hanno messo in scena una "consegna controllata" fingendosi interessati all'acquisto di un defibrillatore.

La "consegna controllata"

L'appuntamento con il 43enne era stato fissato per lunedì 18 settembre in piazza Maggiolini a Parabiago. L'uomo si è presentato senza particolari timori, ha mostrato un defibrillatore al presunto cliente chiedendo una cifra pari a 800 euro, sostenendo che quello era l'unico che aveva a disposizione.

Dato che tutto corrispondeva agli elementi raccolti nelle indagini, dal defibrillatore al presunto ladro, i poliziotti che erano nascosti con abiti civili si sono mostrati e hanno fermato il 43enne. Ora lui è indagato per furto e ricettazione, ma l'inchiesta continua per individuare altri responsabili.

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