Ruba all’associazione a cui era stato affidato in prova: 43enne incastrato da una bottiglia aperta
Un 43enne è stato denunciato per furto aggravato per aver rubato dalla dispensa dell'associazione alla quale era stato affidato in prova nel Pavese. Il colpo era avvenuto il 29 maggio. Durante i sopralluoghi, gli agenti della polizia hanno notato una bottiglia di una bevanda aperta. Sospettando che ad aprirla fosse stato il ladro, hanno fatto analizzare le impronte dalla scientifica risalendo così al 43enne. In casa l'uomo aveva ancora la refurtiva dal valore commerciale di circa 3mila euro.
Il furto e la bottiglia aperta
Lo scorso 29 maggio un'associazione con sede nel Pavese ha subito un furto dal valore di circa 3mila euro. Del caso se ne sono occupati gli agenti della polizia, che sono andati sul posto per eseguire i rilievi di rito. Durante gli accertamenti, è stata notata nella dispensa la presenza di una bottiglia aperta.
I poliziotti hanno, dunque, ipotizzato che a bere da quella bottiglia fosse stato il ladro. Così, è stato chiesto l'intervento del personale della polizia scientifica che si è occupato di rilevare le impronte digitali. Poco dopo, è stato possibile attribuirle a un 43enne, italiano, già noto alle forze dell'ordine.
Il 43enne aveva le chiavi dei locali
Si tratta di un uomo che fino a novembre del 2023 era stato assegnato a quella associazione per l'affidamento in prova. Là ha svolto mansioni di distribuzione, ritiro e consegna di derrate alimentari e per quel lavoro gli erano state consegnate le chiavi dello stabile, anche quelle dei locali usati per lo stoccaggio della merce.
Una volta denunciato, il sostituto procuratore ha emesso un decreto di perquisizione nei confronti del 43enne. I poliziotti sono riusciti così a recuperare la refurtiva che era in possesso del 43enne e a restituirla all'associazione.