Rt Lombardia, ecco il documento dell’Iss che accusa la Regione di aver cambiato i dati
"I dati della sorveglianza epidemiologica Covid-19 forniti dalla Regione Lombardia il 20 gennaio 2021 cambiano il numero di soggetti sintomatici notificati dalla stessa Regione. Pertanto, una rivalutazione del monitoraggio si rende necessaria alla luce della rettifica fornita dalla Regione Lombardia". Lo dice l'Istituto Superiore di Sanità in un documento ufficiale in cui "accusa" il Pirellone di aver sbagliato i dati su cui poi si è scelto di fare la Lombardia zona rossa. Nel dettaglio l'Istituto spiega: "Nella 35esima settimana di monitoraggio, relativa al 4-10 gennaio 2021, è stato come di consueto prodotto un report di monitoraggio nazionale ed una reportistica regionale inviata ai referenti e al DG. Inviato, infine, venerdì 15 gennaio 2021. Tale valutazione collocava la Regione a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile". In quella settimana Regione Lombardia presentava un trend in aumento dei casi rispetto alla settimana precedente in base al flusso coordinato dal Ministero della Salute, un Rt puntuale sopra uno e un aumento nel numero dei focolai.
Regione Lombardia: Nessuna richiesta di rettifica ma necessario aggiornamento
Intanto arriva anche la prima risposta da Regione Lombardia: "Nessuna richiesta di rettifica, ma un necessario aggiornamento di un ‘campo del tracciato’ e che quotidianamente viene inviato all’Istituto Superiore di Sanità". E poi aggiunge: "Azione, condivisa con l’Istituto Superiore di Sanità – si legge in una nota del Pirellone – resasi necessaria a fronte di un’anomalia dell’algoritmo utilizzato dall’Iss per l’estrazione dei dati per il calcolo dell’Rt, segnalata dagli uffici dell’assessorato al Welfare della Regione e condivisa con Roma". Resta il fatto che da quando era stato annunciata la zona rossa dal Pirellone aveva fatto ricorso al Tar contro il Dpcm chiedendo così uno slittamento in zona arancione. Per la decisione del tribunale amministrativo bisognerà attendere lunedì 25 gennaio, data di rinvio per l'udienza.
Lombardia verso il passaggio in zona arancione
Stando a quanto riferisce l'Istituto superiore di sanità proprio nella settimana presa in considerazione la Lombardia era stata classificata ad alto rischio: la decisione "è stata effettuata – si legge nel report – sulla base di una valutazione di probabilità di diffusione del virus SARS-CoV-2 e sulla base dell’impatto della malattia Covid-19 sui servizi sanitari assistenziali ai sensi del DM Salute del 30 aprile 2020". In altre parole per l'Iss la Regione aveva presentato una probabilità di diffusione del virus SARS-CoV-2 moderata. "Tale valutazione era legata, ai sensi dell’algoritmo decisionale in allegato al Decreto citato, alla presenza di nuovi casi notificati negli ultimi 5 giorni ed alla coesistenza di almeno due indicatori indicativi di un aumento di trasmissione sul territorio". Ora sulla base di questi fatti tutto può cambiare: la Lombardia infatti sarebbe verso il passaggio da zona rossa a zona arancione.