A Rozzano in centinaia per la fiaccolata in ricordo di Manuel Mastrapasqua: “Vogliamo giustizia”
Sfilano piano in centinaia e centinaia, con candele accese e occhi commossi. Sono i cittadini di Rozzano, comune dell'hinterland di Milano dove la notte di venerdì 11 ottobre è morto Manuel Mastrapasqua, 31enne ucciso per strada con una coltellata al petto mentre tornava dal lavoro. Il responsabile, un ragazzo di 19 anni, ha confessato ai carabinieri di averlo aggredito per impossessarsi delle sue cuffiette wireless, dal valore di 15 euro.
"Giustizia per Manuel", gridano adesso in coro i partecipanti. Il corteo vede in prima fila la mamma e la sorella di Manuel, accanto al sindaco Gianni Ferretti. "Abbiamo perso Manuel, un bravo ragazzo della nostra città, ucciso l'altra notte a coltellate, da un criminale ora arrestato", aveva fatto sapere dopo la tragedia il primo cittadino, che nei giorni scorsi si era esposto sui social con una lettera aperta contro l'immagine negativa di Rozzano ("siamo una comunità di persone oneste e laboriose, di valide istituzioni ed eccellenze storico-culturali", le sue parole). "Mi stringo al dolore della famiglia, dei suoi cari e di tutti coloro che gli volevano bene. Verrà indetto il lutto cittadino il giorno del suo funerale. Adesso si faccia giustizia".
L'omicidio di Manuel Mastrapasqua, ucciso in strada a Rozzano per un paio di cuffiette
Quella notte Manuel, magazziniere in un supermercato di Milano, aveva appena staccato dal turno serale. Stava tornando a casa a piedi, mentre si scambiava dei messaggi con la fidanzata. "Mio fratello era un bravo ragazzo, non faceva male a nessuno. Non aveva cattiveria, era una persona tranquillissima e riservata", ha raccontato la sorella a Fanpage.it. "Aveva trovato questo lavoro da un annetto, presto gli avrebbero rinnovato il contratto. Non gli piaceva la gente di Rozzano, qui non ci usciva mai. Aveva i suoi amici, ma selezionava tanto le persone. Contribuiva alle spese di casa mensilmente, lunedì sarebbe dovuto partire per una vacanza con la sua ragazza. Ora a chi l'ha aggredito daranno 15, 20 anni al massimo, mentre l'ergastolo lo paghiamo noi familiari".
La fidanzata di Manuel Mastrapaqua: "Avrai la tua giustizia"
Manuel, poco dopo l'aggressione avvenuta verso le 2.45, è stato trovato agonizzante vicino a una fermata del tram 15 da una pattuglia dei carabinieri che l'hanno soccorso, ma è morto poco dopo in ospedale. "È tutto così terribile che a tratti non mi sembra neanche reale, quante cose che avevamo in mente di fare", è lo sfogo che la fidanzata affida invece ai social. Promettendo anche lei:"Amore mio, ti prometto che avrai la tua giustizia".