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Rovazzi finge un furto per farsi pubblicità, l’assessore Maran e il sindaco Sala: “Comportamento arrogante”

Pierfrancesco Maran ha commentato su X la trovata di marketing di Fabio Rovazzi. Il cantante ha finto un furto per pubblicizzare il suo nuovo singolo, ma per l’assessore alla Casa e Piano Quartieri i milanesi potrebbero “avere un’idea divertente nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato”.
A cura di Enrico Spaccini
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Fabio Rovazzi con Giuseppe Sala (a sinistra) e Pierfrancesco Maran (a destra) - foto da Instagram e LaPresse
Fabio Rovazzi con Giuseppe Sala (a sinistra) e Pierfrancesco Maran (a destra) – foto da Instagram e LaPresse

Domenica scorsa, 12 maggio, un ragazzo ha rubato il cellulare a Fabio Rovazzi mentre era impegnato in una live su Instagram. Il cantante era seduto al tavolo di un bar di Milano quando un apparente sconosciuto, dopo aver studiato la situazione, ha afferrato lo smartphone ed è scappato. Quello che sembrava un episodio di microcriminalità, era in realtà una strategia di marketing per pubblicizzare il nuovo singolo di Rovazzi. "Ma che bella trovata!", ha affermato su X l'assessore alla Casa e Piano Quartieri di Milano Pierfrancesco Maran, "anche noi milanesi potremmo avere un'idea divertente di marketing nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato". Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto commentare quello che ha definito un "comportamento arrogante" di Rovazzi: "Non vanno sottovalutate queste cose, perché vedo che c'è un degrado nel comportamento del senso civico che ovviamente è un rischio per la nostra comunità".

La situazione "sfuggita di mano"

Che "lato stampa" la situazione fosse "sfuggita di mano" lo aveva dichiarato lo stesso Rovazzi all'indomani del furto in diretta. "È tutto finto", ha ammesso inquadrando il fantomatico ladro di smartphone, in realtà suo amico. Il motivo della messinscena sarebbe stato, quindi, proprio sfruttare il clamore suscitato dall'evento per pubblicizzare il nuovo singolo che Rovazzi ha fatto insieme a il Pagante, dal titolo Maranza.

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Non tutti, però, hanno apprezzato questa "trovata" di marketing. Tra questi, per esempio, c'è un assessore del Comune di Milano, nonché candidato alle prossime elezioni europee, Pierfrancesco Maran. Secondo il consigliere milanese, infatti, "troppi ‘vip' ultimamente si stanno facendo pubblicità simulando reati qua", sfruttando l'attenzione mediatica che è solita concentrarsi su episodi di microcriminalità specialmente quando riguardano personaggi della televisione o del mondo dello spettacolo.

Più volte, infatti, è capitato che vip diventassero vittime di furti o borseggi, di più o meno grave entità, e che raccontando la propria esperienza attraverso i canali social attirassero l'attenzione della stampa e dei fan. Una tendenza che Rovazzi, evidentemente, non si voleva far sfuggire e che ha usato per pubblicizzare la sua nuova canzone. "Anche noi milanesi potremmo avere un'idea divertente di marketing", ha affermato Maran rivolgendosi al cantante, "nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato".

Sala: "Quale esempio stiamo dando ai nostri figli?"

"Al di là di Rovazzi, credo che dobbiamo veramente fare una riflessione su che tipo di società vogliamo", ha dichiarato Beppe Sala: "Se noi vogliamo una società in cui chi ha un minimo di visibilità può permettersi di non rispettare le regole e gli altri poveri diavoli devono farlo, questa non è la società che in cui voglio vivere".

Il sindaco di Milano parla di "comportamento arrogante", di episodi che "non vanno sottovalutati, perché vedo un degrado nel senso civico che ovviamente è un rischio per la nostra comunità". Il primo cittadino ha concluso il suo commento con un appello: "Qual è l'esempio che diamo ai nostri figli? Fai il furbo, mettiti in evidenza e sarai premiato con fama e soldi? È un esempio tristissimo".

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