Rosanna Aber gettata dalla finestra, condannata a 18 anni la colf: “Aveva scoperto del denaro mancante”
È stata condannata a 18 anni di carcere (contro i 23 chiesti dall'accusa) Krystyna Mykhalchuk, colf 28enne a processo con l'accusa di omicidio volontario aggravato per aver gettato dalla finestra del quarto piano Rosanna Aber, 77 anni, il 22 aprile del 2022 a Bergamo, quartiere Colognola.
Il litigio per ragioni economiche
Il movente, secondo quanto emerso dalle indagini, un litigio scoppiato tra le due per ragioni economiche. Quel giorno Rosanna Aber aveva infatti affrontato a viso aperto la domestica, dopo essersi accorta di numerosi furti in casa e prelievi dal conto corrente per circa 2mila euro: denaro che la 28enne, dopo essere riuscita a entrare in possesso del codice pin della signora, correva a giocare alle macchinette dei bar, accumulando debiti su debiti.
Krystyna Mykhalchuk, messa alle strette, ha così aggredito con violenza la pensionata, spingendola giù dalla finestra del quarto piano dello stabile e inscenando una drammatica fatalità. "È caduta mentre puliva i vetri", la sua versione. Immediatamente smentita da alcuni testimoni che avevano chiaramente notato, qualche attimo prima dell'impatto a terra, i segni visibili di una colluttazione. E dall'abbigliamento della vittima, ritrovata davanti al condominio di piazza della Scienza con borsetta e scarpe alte: non certo la tenuta più adatta per le pulizie casalinghe.
Lo sfogo di Rosanna Aber prima di morire
"Non capisco dove vadano a finire i miei soldi", aveva del resto confidato la vittima a un'amica pochi giorni prima di morire tragicamente, dopo il volo dal quarto piano. Un falso incidente a cui nessuno, né i figli della donna né gli investigatori, hanno mai creduto davvero. Ad escluderlo sono stati infatti fin da subito i Ris che hanno effettuato i rilievi: la donna, minuta e di bassa statura, non avrebbe mai potuto gettarsi dalla finestra da sola, senza il supporto di uno sgabello o di un qualsiasi rialzo (mai trovato).
"Era appena scoppiata la guerra in Ucraina, aveva cercato come collaboratrice una donna di quel Paese proprio come segno di vicinanza", aveva raccontato il nipote Marco Aber. "Girava il mondo, dopo la morte del marito. Pochi giorni prima della morte avevamo organizzato un viaggio alle Canarie, la data della partenza era due giorni dopo la tragedia".