Ronde e vigilantes “anti maranza” a supporto delle forze dell’ordine a Monza: di cosa si tratta
Ronde e vigilantes "anti maranza” a Monza. È questa la proposta dell'associazione culturale Rinascenza: costituire gruppi di vigilanza con giacche anti taglio e piccoli scudi a supporto delle forze dell'ordine. Il Comune ha preso le distanze.
L'associazione, fondata a Seregno con diverse sedi soprattutto in Brianza, ha recentemente lanciato l'idea di creare gruppi di vigilanza preparati con tecniche di autodifesa, giacche antitaglio e piccoli scudi che "dovrebbero interporsi in caso di atti di vandalismo o aggressioni ma senza mai menare le mani”. Il progetto, negli intenti dell'associazione, dovrebbe infatti "contrastare il fenomeno delle bande di ragazzini che imperversano nelle strade commettendo rapine ai danni quasi sempre di coetanei”.
Fondatore e garante di Rinascenza è un 25enne che lavora nel mondo del teatro e della cultura. Oggi l'associazione conta 300 partecipanti attivi e migliaia di simpatizzanti. “Siamo lontani da qualsiasi partito, ma facciamo politica nel senso che ci occupiamo della polis. Il nostro obiettivo è proteggere e difendere i più deboli e auto tutelarci. Abbiamo già ricevuto la stima dell’Associazione Carabinieri, che ha specificato che dovremo muoverci nel rispetto della legalità, lontani dagli esaltati. E indubbiamente sarà così. Siamo semplicemente stufi e ci stiamo organizzando”.
Intanto il Comune di Monza ha preso le distanze dall'iniziativa specificando che si tratta di un gruppo di cittadini slegato dall’amministrazione. Il caso è stato argomento di discussione nell’ultimo consiglio comunale, quando la consigliera di opposizione Martina Sassoli ne ha parlato evidenziando un problema di sicurezza in città. “Ma a questa percezione di insicurezza rispondiamo con la realtà dei dati oggettivi – ha replicato il Comune – il report della polizia locale ci dice che i reati sono in calo e che la nostra è una città sicura”.